Due paesi con una storia che ne racconta origini comuni e confini che si fondono. Un’attrattiva non da poco, che ha ispirato la scelta della delegazione Fai di Lanciano (Ch) per l’edizione 2023 delle Giornate di Primavera, che si svolgeranno a Fossacesia e Rocca San Giovanni (Ch) il 25 e 26 marzo prossimi.
Sono sei gli itinerari studiati per l’occasione, con la promessa di offrire ai visitatori, fdalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, esperienze fuori dall’ordinario, in virtù di aperture speciali e percorsi non convenzionali.
"Ci appassionava molto questo filo comune che intreccia le storie di queste comunità - racconta Ersilia Caporale, capo della Delegazione - e abbiamo voluto tenerle insieme per questi itinerari di primavera, complici il mare, i trabocchi, il mito di Venere e gli antichi palazzi. Ancora una volta il nostro impegno si conferma nella valorizzazione delle bellezze locali in chiave diversa, che esula dalla tradizionale offerta turistica".
La storia di Rocca San Giovanni è legata indissolubilmente a quella della abbazia di San Giovanni in Venere di Fossacesia. Il più antico documento che cita il paese è del 1047 ed è relativo alla concessione, dell'Imperatore Enrico III, di diversi territori in favore dell'abbazia. Il piccolo nucleo abitato era poco distante da quello attuale e in posizione arroccata sul limitare del crinale, venne trasformato in castello dell'abate Oderisio I, con mura difensive e una torre d'avvistamento ben visibile dall'abbazia.
ROCCA SAN GIOVANNI
I Palazzi nel borgo
Rocca San Giovanni è il borgo che non ti aspetti: l'elegante piazza che accoglie il turista non è che un primo assaggio delle bellezze del sorprendente paese. La passeggiata sulle antiche mura e colorati vicoli abbelliti da suppellettili, antiche poltrone, fiori, fanno da cornice a inaspettati palazzi allineati sui lati dell'antico corso. L'apertura prevede, tra l'altro, la scoperta di palazzi e giardini normalmente non fruibili ed aperti in esclusiva per questa manifestazione, a partire dal Palazzo Civico con la sconosciuta collezione di arte moderna e contemporanea, passando per la Chiesa di San Matteo Apostolo, la Torre Civica e i camminamenti delle mura medioevali per finire con i Palazzi Tartaglia, Colizzi., Rossi e la residenza Marfisi/Benardelli, che custodisce opere di Federico Spoltore.
Dal borgo ai trabocchi
Dal cuore del borgo di Rocca si giunge sulla stupenda Costa dei Trabocchi. Un variegato percorso naturalistico, di circa 7 chilometri, che comprende il sentiero L1 della riserva "Grotta delle farfalle", è stato arricchito con un tratto del percorso della Costa dei Trabocchi e la visita al trabocco "Sasso della Cajana" che ospita la mostra di acquerelli di Marco Pallini. A seguire il "Cristo degli Abissi" di Vito Pancella, per giungere poi alla "Testuggine" opera di Victor Fotso Nyie. Si rientra al borgo con le navette.
Il trabocco e la grotta
La Costa dei Trabocchi, il Porticciolo di Vallevò, il Trabocco Punta Tufano e la "Grotta delle farfalle" sono il cuore di questo percorso storico-naturalistico. Il percorso di circa 4 km comprende il sentiero L3 della Riserva naturale regionale "Grotta delle Farfalle", ed è stato arricchito con la visita al porticciolo di Vallevò e al trabocco "Punta Tufano". Dopo aver ammirato la tartaruga marina "The Ancestor visit", opera dell'artista camerunense Victro Fotso Nyie si entra nella riserva per la visita naturalistica alla Grotta.
FOSSACESIA
Il sentiero di Venere e degli abati
Dal contesto urbano caratterizzato dalla Piazza del Popolo ci si immerge in un sorprendente ambiente naturalistico sino ad arrivare alla splendida costa dei Trabocchi. Il paesaggio è particolarmente suggestivo ed inaspettato. Il percorso naturalistico, di circa 7 chilometri, creato appositamente per le Giornate Fai, consente al visitatore di avere una visione insolita del paesaggio dell'abbazia di San Giovanni in Venere e dei trabocchi che ne punteggiano la costa. Dal centro del paese, con partenza da Piazza del Popolo, si giunge all'altezza del monastero che conduce fino al torrente San Giovanni con le sue piccole cascate.
Il paesaggio dell’Abbazia
Il percorso urbano/paesaggistico consente al visitatore di avere una visione a trecentosessanta gradi del territorio e della sua storia, con ingresso in locali normalmente chiusi e privati. Attraverso il maestoso Viale di San Giovanni in Venere si incontrano i resti di una delle Villa Mayer, il "casotto", due piccole stalle ed un minuscolo silos recuperati con grande scrupolo e lo studio dell'artista Roberto Micolucci, per giungere all'altra villa, oggi Parco dei Priori, dove secondo tradizione veniva ospitato Gabriele d'Annunzio che amava godere del suggestivo panorama seduto sul sedile semicircolare (esedra del Vate) tuttora esistente. Il percorso si chiude con la visita all'antica Fonte di Venere, al giardino del monastero e la visita alle stanze del convento.
I palazzi dei 7 portoni
Le ville, gli antichi casini ed i palazzi dei Mayer e dei Contini, oltre alla imponente abbazia di San Giovanni in Venere, alla Costa dei Trabocchi, agli agrumeti e agli oliveti che si spingono sin sul mare sono sicuramente i luoghi iconici di Fossacesia. Così come i Mayer, proprietari terrieri, commercianti, industriali, gestori di mulini, trappeti, sacerdoti, banchieri, e molto altro e gli abati, a partire da Oderisio Primo, ne hanno determinato la storia.
L'apertura prevede la visita guidata a palazzi, androni e sotterranei privati. L'itinerario si concentra su Piazza del Popolo, dove i portoni dei sette palazzi Contini-Mayer affacciano in modo prevalente. Dalla fontana delle cinque cannelle si entra in quello che sembra un unico stabile di grandi dimensioni, ma che in realtà cela i sette palazzi. Si passa poi alla casa museo Mayer, che più di tutti ha mantenuto l'assetto originario e a seguire nella cappella di Sant'Antonio Abate, datata al '400, per poi salire al piano nobile della casa. Si chiude con l'ultimo dei sette portoni con i grandi sotterranei, già sede delle attività commerciali e agricole delle famiglie Mayer. 22 mar. 2023
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