Casoli fa il proprio ingresso nel Club dei Borghi più belli d'Italia.
L'associazione opera al fine di promuovere una vantaggiosa offerta turistica sia all'interno del Paese che all'estero e le prospettive di sviluppo avvengono attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, storico, artistico ed enogastronomico. L'ufficializzazione del riconoscimento lo scorso 29 ottobre a Palazzo Tilli, edificio storico settecentesco che dal 1940 al 1943 accolse la sofferenza dei deportati e che vide la nascita della Brigata Maiella.
"Condividere assieme per cercare di migliorare, progredire, capire cosa c'è d'importante nel passato e guardare al futuro con la speranza del superamento anche del Covid - dice il sindaco di Casoli, Massimo Tiberini -.E' un progetto di cui siamo orgogliosi, dato che ci abbiamo lavorato per due anni".
Antonio Di Marco, già sindaco di Abbateggio (Pe), responsabile dei Borghi più Belli in Abruzzo e in Molise: "In Abruzzo, con Casoli, siamo a 24 borghi certificati, quattro in Molise. Non è facile conseguire questo risultato, la procedura è lunga, impegnativa e molto selettiva". Testimone dell'accurata attività per la certificazione, il delegato Abruzzo-Molise del Direttivo nazionale del Club, Giovanni Di Rito, sindaco di Rocca San Giovanni: "Mi sento un casolano doc, Casoli è nel mio cuore per vari motivi e il raggiungimento di questo traguardo mi rende orgoglioso. I benefici che l'ingresso nei Borghi più Belli ha garantito a Rocca sono immensi, il paese è migliorato non solo dal punto di vista architettonico-urbanistico ma soprattutto è cambiata la mentalità turistica: i cittadini hanno imparato l'accoglienza. Occorre migliorare sempre, come Casoli merita."
Casoli, anticamente chiamata "Cluviae" sorge in epoca altomedievale ed era la capitale della tribù sannita dei Carecini infernates. Con l'arrivo delle invasioni barbariche venne costretta ad arroccarsi sulla vicina collina alla destra del fiume Avellino e ai piedi del massiccio della Maiella; cambiò nome in "Casulae" ad indicare un agglomerato di piccole case posto tra montagna e mare. Tra i luoghi d'interesse di maggior spessore storico-culturale il castello ducale rinascimentale che vide talvolta soggiornare Gabriele D'Annunzio, la parocchia di Santa Maria Maggiore la quale ospita all'interno opere d'arte dal Cinquecento all'Ottocento e la chiesa di Santa Reparata, protettrice della città.
Appena sarà possibile, appena la pandemia lo permetterà, ci sarà la cerimonia per la consegna sia della bandiera ufficiale che della spilletta, al primo cittadino di Casoli che conclude: "La valorizzazione del borgo rappresenta un progetto fondamentale e prioritario per la nostra amministrazione: siamo quindi particolarmente soddisfatti. Dobbiamo assolutamente continuare su questa strada". 13 nov. 2020
Maria Isabel Aganippe
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