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Trivelle lungo Corso Trento e Trieste a Lanciano (Ch).

Sono partiti questa mattina i carotaggi sulla centralissima strada, lato portici. I sondaggi, della società Soil Test, diposti dall'amministrazione comunale, nei prossimi giorni raggiungeranno i 30 metri di profondità per conoscere la qualità del terreno e poi regidere il progetto definitivo sugli interventi che necessitano per mettere in sicurezza questa parte della città, interessata da anni da dissesto idrogeologico.

Il Comune va avanti così nello studio sul sottosuolo in cui nel 2018 si sono aperte due rischiose voragini. Un argomento spinoso il dissesto idrogeologico finito giorni fa in Consiglio comunale con un’interpellanza della minoranza di centrosinistra.

I carotaggi sono coordinati dal geologo Roberto Sacco che sta studiando i luoghi e preparando la progettazione, insieme all’ingegnere Gennaro Salvatore. "Stiamo lavorando su indagini esistenti di messa in sicurezza, sulla scorta delle indicazioni del professor Nicola Sciarra dell’Università di Chieti – spiega  Sacco - per poi chiedere fondi. Ci stiamo occupando adesso della zona del Diocleziano, l’ex condotto Sargiacomo, piazza Errico D’Amico e del terminal bus". Come possibile soluzione all'infiltrazione di acque sotterranee che creano problemi, c'è la realizzazione di pozzi con drenaggi sub orizzontali e raddoppio o sistemazione dell’ex condotto. "Fatti i pozzi drenanti, verranno poi collegati tra loro. Ci sarà una nuova galleria  in profondità dalla Fonte del Borgo fino a sotto i Portici e Diocleziano. Poi dal Diocleziano si dovrà risistemare il tratto di via del Ponte per far defluire le acque nel fosso di via per Frisa". 

Interessati dagli stessi sondaggi anche Via del Ponte e Madonna del Carmine, dove pure la chiesa è stata chiusa per timore di crolli. 

L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Bomba, afferma: "Stiamo lavorando. Per poter procedere, ed ottenere i finaziamenti, almeno una prima parte, dalla Regione, bisogna avere dati certi e procedere speditamente. Entro la fine dell'anno, occorrerà avere le carte pronte. Mentre i tecnici vanno avanti, dobbiamo adeguare il Pai - Piano di assetto idrogeologico e trasformare queste tre aree - Corso, Via del Ponte e Madonna del Carmine - da zona bianca a zona rossa, col massimo rischio, dato che sono abitate. Una mancanza gravissima della passata amministrazione, che stiamo provvedendo a cancellare, altrimenti non c'è possibilità di avere finanziamenti. Occorrono, solo per l'area del Corso, oltre 10 milioni di euro". 18 nov. 2024

Servizio a cura di SERENA GIANNICO e MASSIMILIANO BRUTTI

Testo di WALTER BERGHELLA. Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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