Truffe ad anziani. Napoletani in trasferta a Lanciano: arresti e denunce
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Truffe agli anziani: sul piatto della bilancia c’ erano quasi 15 mila euro da sottrarre a due pensionate di Lanciano (Ch) per tre napoletani arrivati in trasferta in Abruzzo a poche ore di distanza. Per la tentata truffa a una signora residente in centro, nella zona Fiera, due campani sono però incappati nell’arresto dopo che avevano cercato di mettere in atto il solito trucchetto del nipote che telefona e dice di ricevere e pagare 4.400 euro, contanti oppure in oro e gioielli, per un pacco contenente materiale informatico. La nonnina stavolta non cade nella trappola, sospettando il malaffare e avvisa immediatamente i carabinieri.

I partenopei (nella foto), dediti all’inarrestabile malaffare delle truffe contro gli anziani, vengono così bloccati ed arrestati. Un terzo complice, il telefonista, operava direttamente da Napoli. A conclusione delle veriche dei militari nell’atteso pacco in realtà sono stati trovati semplicemente scatole di sale, una confezione di cubetti di accendi fuoco, le cosiddette diavoline e nastro da imballaggio. I militari hanno sequestrato poi i cellulari utilizzati per comunicare con il complice telefonista, ovvero il finto nipote. Per i campani Giuseppe Corbo, 43 anni, e Domenico Di paolo, di 27, è così scattato il provvedimento cautelare per tentata truffa aggravata dalla minorata difesa della vittima. I due sono stati anche denunciati per ricettazione della Renault Captur con cui hanno raggiunto Lanciano. L'auto era stata rubata nel 2017 a Napoli e circolava con una targa clonata,  non appartenente a quella vettura ma a un altro regolarmente in circolazione. 

Questa mattina il giudice Massimo Canosa, pm Francesco Carusi, ha convalidato l'arresto e disposto, visti i gravi indizi raccolti e la pericolosità dei due soggetti, gli arresti domiciliari per Corbo e il divieto di dimora in Lanciano per Di Palo. L’ udienza aggiornata a giugno.

La nonnina, che ha evitato di sborsare soldi per il nipote,  grazie alla sua arguzia, fino alla fine ha retto il gioco concordando col telefonista le modalità di consegna del pacco intrattenendo il più possibile al telefono l'uomo. Nel frattempo fuori dal palazzo, nell'area vicino al tribunale, sono arrivati carabinieri in borghese. Nella Captur c'erano gli altri due complici che dovevano consegnare il pacco e ritirare il tesoretto, da quasi 4.500 euro, i quali hanno sospettato a loro volta un tranello ed hanno provato lestamente ad allontanarsi, ma sono stati bloccati dagli uomini del Norm che erano in borghese, lì appostati.

Un terzo napoletano, G.C., 25 anni, la truffa contro una pensionata di 80 anni l'ha portata regolarmente al termine il giorno prima, rimediando 10 mila euro in contanti e vari prelievi in banca col bancomat che è riuscito a farsi consegnare. Ma dopo gli è andata male perché le telecamere dell'istituto di credito l'hanno immortalato mentre prelevava soldi. E’ così ha rimediato una denuncia per truffa. “L’Arma dei carabinieri – dice il maggiore Vincenzo Orlando - ha sempre rivolto massima attenzione alle truffe contro gli anziani e alla tutela delle fasce più deboli della società. L’attività informativa e di prevenzione è costantemente seguita; molteplici sono gli incontri informativi a favore degli anziani da parte dei carabinieri che elargiscono sempre consigli preziosi per non cadere nella rete di simili malfattori.  Incontri sono stati effettuati nei centri per anziani, circoli ricreativi, hub messi a disposizione dai vari comuni e si è intervenuti anche nelle chiese, a margine delle celebrazioni liturgiche, sensibilizzando continuamente gli anziani a mantenere sempre alta l’attenzione e a chiamare tempestivamente il numero di emergenza 112 al verificarsi di situazioni anomale".  14 mag. 2021

Walter Berghella

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