Torna alla ribalta della cronaca il Lanciano Calcio 1920, militante nel campionato di Promozione Abruzzo, girone B. La compagine, abbandonata dai tifosi da anni, è scesa in campo nell'incontro con il Montesivano con soli 10 giocatori e dopo appena 17 minuti di gioco il direttore di gara si è visto costretto ad interrompere la partita, sul risultato di 3 – 0 per il Montesilvano, e dichiarare concluse le ostilità perché sul terreno di gioco erano rimasti meno di 7 giocatori a causa di infortunati e indisponibilità nel compiere le sostituzioni.
La clamorosa quanto assurda situazione è stata spiegata nel dopogara, ammesso che vogliamo chiamarlo così, dal direttore sportivo Francesco Falconetti, che ha parlato di una situazione insostenibile per lo staff tecnico e calciatori stanno attraversando fin da inizio del campionato.
Da quanto è stato detto mancano palloni, attrezzature tecniche, finanche la magliette invernali con cui fare gli allenamenti, per non parlare di affitti non regolarizzati. Sempre secondo quanto detto da Falconetti, ha dovuto provvedere, insieme a Valeriano Palombaro, attuale amministratore delegato, al trasporto dei giocatori con automezzi propri, nonché a pagare le spese per la lavanderia e in alcuni casi anche a cucinare per gli atleti.
Secondo quanto abbiamo appreso la situazione è degenerata la settimana scorsa quando il patron della squadra, Max Pincione (nella foto), ha ritenuto oppurtuno comunicare che ci sarebbe stato un avvicendamento nello staff, anzi una vera e propria rivoluzione con un nuovo direttore generale e direttore sportivo. Da qui sarebbe partito un quasi ammutinamento della squadra, fermamente contraria alla decisione partita dagli Usa, sopratutto in considerazione dei fatti accaduti da agosto ad oggi. Sicuramente a perdere, allo stato attuale dei fatti, è lo sport e regolarità del campionato. 25 nov 2024
URANIO UCCI
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