Una rivalità accesa. Una classifica non soddisfacente. Una partita a rischio in una delle città più difficili della Francia.
Così si presentava la gara che doveva giocarsi allo stadio Velodrome tra i padroni di casa dell’Olympique Marsiglia di mister Rino Gattuso, e l’Olympique Lyone, guidati dal tecnico pescarese Fabio Grosso.
Il Marsiglia avrebbe voluto consolidare la sua posizione nella parte centro-alta della graduatoria, mentre molto più tesa era la vigilia vissuta in casa del Lyone, inaspettatamente ultimo in classifica nella Ligue 1 francese. Insomma, c'erano tutti gli ingredienti perché il match posticipo della decima giornata di campionato avesse i fari dell'interesse puntati addosso. Prima della gara in città si sono vissuti momenti di grande tensione con le tifoserie a contatto e nove provvedimenti disciplinari presi dalle forze dell'ordine nei confronti dei più scalmanati. Ma il peggio doveva ancora avvenire: in occasione del viaggio del pullman del Lyone verso lo stadio attraverso le strade di Marsiglia, infatti, una fitta sassaiola organizzata dagli hooligan marsigliesi ha colpito il mezzo di trasporto, danneggiandolo pesantemente.
Chi ha avuto la peggio sono stati proprio il tecnico pescarese, l'eroe dei Mondiali di Germania 2006, colpito sopra l’occhio sinistro da una pietra scagliata con violenza, e il suo vice Raffaele Longo. Tanta paura e molto sangue perso da Fabio Grosso, costretto ad essere soccorso e curato con 13 punti di sutura sull’arcata sopracciliare non appena l'autobus della squadra è riuscito a varcare i cancelli dello stadio Velodrome.
Ancora da verificare la possibilità di guai ancor peggiori per l'allenatore alla prima esperienza in Francia: frammenti del vetro scoppiato proprio accanto a lui, infatti, potrebbero aver compromesso la salute dell'occhio che nei prossimi giorni verrà controllato con attenzione dallo staff medico.
La partita, visti i tragici avvenimenti, è apparsa immediatamente a rischio di svolgimento e per richiesta dei tesserati del Lyone, totalmente scioccati dalla violenza subita, alle 20.43 è stata ufficialmente rinviata con un comunicato diffuso dal maxi schermo dello stadio. Il presidente del Lyone, John Textor, ha parlato dopo aver visto il volto insanguinato del suo allenatore Fabio Grosso: “Sono molto arrabbiato per quanto accaduto - ha esordito - Fabio era sconvolto e non riusciva neanche a parlare in attesa del parere dei medici. Non solo pietre, ma anche schegge di vetro lo hanno colpito”.
All'esterno dell'impianto sportivo marsigliese la tensione, però, è rimasta altissima per molto tempo ancora: circa 200 tifosi del Lyone, infatti, sono rimasti bloccati anche loro all'interno dei pullman che li trasportavano verso lo stadio, sempre a causa dell’assalto dei supporter di casa armati di sassi e a volto coperto. La degenerazione in violenza, purtroppo non è insolita nel campionato francese, spesso infangato da pseudo tifosi.
Così ha parlato, infine, il Ministro dello Sport francese, Amélie Oudéa-Castera: “Giusto annullare la partita. Questi episodi di odio sono la negazione dei valori del calcio e dello sport. Provo disgusto”. 30 ott. 2023
A cura di FERNANDO ERRICHI