Calcio. 14 comitati regionali chiedono il commissariamento della Lega Nazionale Dilettanti
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Bufera sulla Lega Nazionale Dilettanti.

Cosimo Sibilia, neo presidente eletto nel gennaio scorso con una massiccia maggioranza di voti, ha rassegnato le proprie dimissioni alla vigilia dell'assemblea federale, convocata per l'approvazione del bilancio. La sua mossa ha preceduto la probabile sfiducia che avrebbe raccolto in seno all'assemblea. Da qui la convocazione da parte del suo vice, Ettore Pellizzari, di una assemblea straordinaria.

In campo 14 comitati regionali, (Umbria, Emilia Romagna, Sardegna, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise, Toscana, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Piemonte, Lombardia, Puglia, Campania), che hanno indirizzato una lettera al presidente della Figc, Gabriele Gravina (vedi foto con le firme dei presidenti delle leghe regionali). Essi chiedono il commissariamento della Lnd, con le dimissioni del vicepresidente vicario e il traghettamento dell'ente verso una nuova assemblea elettiva.

Alla base della richiesta una condotta, quella di Pellizzari, in aperto contrasto con le normative federali e della Lega, posta in essere, all’esito delle dimissioni di Sibilia: egli in sostanza ha ritenuto di attribuire a se stesso l’approvazione del bilancio consuntivo della Lega, stagione sportiva 2020/2021, predisposto dal Consiglio di Presidenza. L'amarezza di Gravina è alquanto tangibile, e in una intervista ha detto che questo sarà oggetto di riflessione all'interno del Consiglio Federale, convocato per il 4 novembre, e dimostra che c'era in atto un progetto di sfiducia verso Scibilia e di questo il calcio deve tenerne conto.

"Dobbiamo capire - spiega - le cause che hanno portato a tutto ciò e capire se sia illegittima l'approvazione del bilancio da parte degli stessi soggetti che lo hanno varato. Dobbiamo capire ad esempio se è possibile che dimesso il presidente il bilancio venga approvato dal vice e non da un altro organo e questo mi fa pensare ad una illegittimità totale che contrasta con i nostri principi etici e morali". 30 ottobre 2021

Uranio Ucci 

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