Una tragedia che è il risultato del "fallimento e del collasso dell'intero sistema". Così la Procura di Pescara bolla il disastro dell'Hotel Rigopiano a Farindola (Pe). E chiede condanne complessive per circa 150 anni per "omissioni e leggerezze, da parte di una classe dirigente impegnata a soddisfare appetiti imprenditoriali e attività clientelari, e protagonista di malgoverno".

Omicidio, disastro colposo e lesioni le accuse. Concluse, questo pomeriggio, le requisitorie, andate avanti per due giorni, dei pm Andrea Papalia, Anna Benigni e del procuratore capo, Giuseppe Bellelli, nell'ambito del processo per i 29 morti provocati dalla valanga che il 18 gennaio 2017 sventrò e seppellì l'albergo.

Sono 29 gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Le pene maggiori chieste per l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, 12 anni; per l'ex z presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, 6 anni; 11 anni e 4 mesi per il sindaco di Farindola (Pe), Ilario Lacchetta. E poi indice puntato contro le inefficienze di dirigenti, impiegati e funzionari di Prefettura, Regione, Comune e Provincia. (PER APPROFONDIRE RICHIESTE PM LEGGI QUI) 24 nov. 2022

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Servizio a cura di MASSIMILIANO BRUTTI e SERENA GIANNICO

 

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