Casoli. Ruba biancheria intima femminile in abitazioni: finisce a processo

Furti a ripetizione, dal chiaro sapore feticistico, portano dinanzi al gup Giovanni Nappi, un uomo di 44 anni, di Casoli (Ch), accusato di trafugare costosa biancheria intima femminile dalle case altrui.

Vicenda che risale al 2019 e che poi gli è costata una denuncia con conseguente azione giudiziaria da parte del proprietario di un’abitazione in cui l’imputato si è introdotto, forzando una porta in alluminio e sottraendo, tra l'altro, mutande da donna e reggiseni. E’ stato anche abile nelle effrazioni di imprecisati analoghi colpi.

Il suo difensore, l’avvocato Tommaso Troilo, dice: "Non era consapevole e così ho chiesto al giudice di sottoporlo a una perizia psichiatrica per accertare la sua capacità di intendere e di volere". Incarico che sarà assegnato il prossimo 11 ottobre.  I casi di furto di slip sono stati diversi, ma in due di essi l’uomo è stato segnalato alla magistratura, pure da un’affittuataria di un’altra casa. Una volta un reggiseno se l’è infilato in testa.

In realtà simili colpi non sono rari in Frentania. La cronaca giudiziaria ne ha segnalati in passato altri due, di cui uno finito con condanna per un giovane di Castel Frentano, nel 2009, pure accusato di aver rubato decine di capi di delicato abbigliamento femminile. Un precedente avvenuto nel 2015 ha visto invece la denuncia di un altro giovane di Civitella Messer Raimondo, competente la Procura di Chieti, impossessatosi di 135 pezzi di lingerie, tra cui 90 slip, di madre e figlia.  05 mag. 2021

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