Scarcerato ieri da una comunità educativa di Vasto (Ch) il minore di 14 anni arrestato il 18 dicembre per aver partecipato all’aggressione di gruppo, con ferimento, di Giuseppe Pio D’Astolfo, 18 anni, di Lanciano (Ch), finito in coma per un pugno sferrato alla tempia sinistra da un tredicenne.
Il gip del tribunale dei minori dell’Aquila ha accolto l’istanza del difensore Vincenzo Menicucci. Per il giudice fatti ridimensionati con minima rilevanza sulla partecipazione di G.G.P., che 14 anni li aveva compiuti il giorno prima del misfatto, avvenuto nell’ex stazione Sangritana di Lanciano, il 17 ottobre scorso; dunque unico imputabile.
Modificata così la misura cautelare in merito alla reale portata della sua condotta. C’è discrepanza tra le dichiarazioni dei testi rese ai carabinieri, che indagano, diretti dal maggiore Vincenzo Orlando. Alcuni hanno infatti detto che il 14enne era rimasto lì fermo, inerte e senza dire una parola. Lo stesso adolescente, studente e senza precedenti penali, si era difeso all’interrogatorio di garanzia affermando: "Ero con mio cugino, ma non c’entro nulla con l’aggressione. Ha fatto tutto da solo. Ho provato a fermarlo, ma non mi ha ascoltato". Ora è tornato a casa a Lanciano.
Nell’iniziale provvedimento cautelare il gip aveva invece rimarcato che il 14enne aveva incitato gli altri due minorenni, entrambi di 13 anni, non imputabili, a picchiare D’Astolfo finito poi in Rianimazione con un'emorragia cerebrale. Difatti il gip evidenziava nel provvedimento "pienezza coesione del gruppo con condivisione di codici di onore e regole comportamentali dai quali scaturisce che gli atti compiuti dal singolo siano condizionati e determinati dal comportamento e dalla osservazione degli altri". Ora la scarcerazione. "E’ un fatto positivo - dice Menicucci – che ha chiesto al pm minorile di sentire la vittima Giuseppe Pio anche con eventuale incidente probatorio. Siamo pronti ad affrontare il giudizio e non escludiamo la richiesta di applicazione della sospensione condizionale della pena". A inizio gennaio è finito in una casa famiglia pure O.P.D.R., 13 anni, che materialmente sferrò il pugno a Giuseppe Pio e all’amico dominicano Anthony Chanel Brito Gomez, 26 anni, colpito alla regione orbitale sinistra. Complessivamente indagati tre minori e due maggiorenni. Appena Giuseppe Pio starà meglio, ora è in riabilitazione nelle Marche, verrà sentito per dare la sua versione dei fatti. Previsto il suo rientro in una struttura di Lanciano.
Walter Berghella
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