Fossacesia. Stabilimento balneare... sull'acqua: c'è il sequestro. Comune e Suap bloccano i lavori
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Alle polemiche seguono... i sigilli. E' stato sequestrato, oggi, in via preventiva, il cantiere dello stabilimento balneare "Il pirata" a Fossacesia Marina (Ch), della Gte Sas di Paolo Paolucci, imprenditore di Lanciano. L'opera è stata travolta da un... mare di polemiche perché spuntata... sull'acqua.

Nastri e cartelli di sequestro apposti dalla Capitaneria di porto di Ortona che da ieri sta effettuando controlli per cercare di capire come è possibile che il complesso stia sorgendo sulla battigia.  (GUARDA VIDEO INIZIO LAVORI)

In azione anche la Guardia di finanza e la Procura di Lanciano (Ch) subissata di esposti da parte di varie associazioni, che fanno parte del coordinamento ambientalista TuViVA. Alla magistratura e alle forze dell'ordine, con vari documenti, è stato chiesto "di valutare la sussistenza di reati" e agli enti che hanno dato i permessi  - quali Comune, Soprintendenza, Regione Abruzzo - "di intervenire anche per riesaminare eventuali autorizzazioni già rilasciate sia in autotutela sia alla luce di eventuali cambiamenti sopraggiunti". L'Agenzia del Demanio sollecitata affinché si muova per "tutelare l'integrità del patrimonio pubblico".

"Le onde - rimarcano dal Coordinamento - si frangono praticamente sul cantiere e l'area bagnata (bagnasciuga), arriva al punto delle casseformi della gettata in corso di calcestruzzo... Quanto sta accadendo a Fossacesia ci sembra contrario ai principi basilari di gestione della costa, visto che addirittura lo stesso cantiere è già ora raggiunto dal moto ondoso". 

Mentre ci sono indagini in corso, il Comune di Fossacesia, che pure aveva dato l'ok ai lavori, e il Suap (Sportello unico attività produttive) Sangro- Aventino, con sede a Santa Maria Imbaro, hanno disposto la sospensione degli interventi per 60 giorni. "Una decisione unanime - spiega Andrea Filippini, avvocato del Suap - a tutela dell'ambiente. Nel frattempo saranno effettuate approfondite valutazioni e si vedrà quali altri provvedimenti adottare". Nel documento si fa presente che "l'erosione marina ha comportato un notevole avanzamento della linea di riva" verso la costruzione, "portando ad una sostanziale mutazione e configurazione dell'area demaniale marittima concessa". Di qui lo stop, avvenuto anche su sollecitazione del sindaco Enrico Di Giuseppantonio, in attesa di ulteriori accertamenti.   10 feb. 2021

Maria Isabel Aganippe

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