La crescita esponenziale di contagi registrata nelle ultime settimane a Pescara e nell'area metropolitana è al centro di un'inchiesta della magistratura.
Ieri e l'altro ieri i carabinieri del Nas sono stati in Regione, a Pescara e all'Aquila, alla Asl e in ospedale, per eseguire un decreto di esibizione emesso a firma dei pm Luca Sciarretta e Anna Benigni. Acquisiti i verbali delle riunioni delle Unità di di crisi, gli atti relativi all'emergenza e i dati sull'infezione, che sta dilagando. Il reato ipotizzato è di omissione di atti d'ufficio.
"L'apertura di un fascicolo in merito alle attività messe in campo da Regione e Asl per contrastare la recrudescenza del contagio da Covid-19, certifica la necessità di fare chiarezza su quello che sta avvenendo sul territorio abruzzese. L'esponenziale incremento di casi registrato, tale da mettere nuovamente le province di Pescara e Chieti in zona rossa, testimonia la gravità della situazione".
Così, in una nota, il capogruppo M5S in Regione, Sara Marcozzi. "Sono settimane - rileva - che denunciamo carenze e dubbi sulle azioni della Giunta regionale per bloccare l'espandersi del virus, a partire dalle campagne di screening di massa con l'utilizzo di test rapidi sulla cui affidabilità abbiamo avanzato grossi dubbi, mai chiariti. A questo, aggiungo la lentezza della campagna vaccinale. Nonostante sia proprio il vaccino lo strumento per arrivare, con il tempo, a bloccare la circolazione del virus, il centrodestra si è mostrato incapace di rispondere a dovere sia per la somministrazione vera e propria, visto che l'Abruzzo è in fondo alla classifica delle regioni nel rapporto tra dosi ricevute e somministrate, sia nel predisporre la macchina organizzativa".
"Non mi stupisce, quindi - continua Marcozzi - che un filone di inchiesta riguardi proprio questo tema. Massima fiducia nella giustizia". 20 feb. 2021
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