Sono 502 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Sono emersi dall'analisi di 5.108 tamponi molecolari: è risultato positivo il 9,83% dei campioni.
Si registrano dieci decessi, che fanno salire il bilancio delle vittime a 1.620. Si tratta di due 70enni di Pescara, un 85enne di Chieti, un 72enne e una 61enne di Sulmona, una 87enne di Avezzano, un 49enne di Atessa, una 89enne di Collecorvino, un 68enne di Salle, una 78enne di Ortona.
La località con più contagi è sempre Pescara (90), seguita da Montesilvano (44) e Chieti (32), Lanciano con 17, Città Sant'Angelo e Teramo con 16, Ateleta e Spoltore con 15. A livello provinciale l'incremento più consistente si registra nel Pescarese (+227), seguito dal Chietino (+136). Poi ci sono le province di Teramo (+78) e L'Aquila (+57). Aumenta rapidamente il numero degli attualmente positivi, che sono 441 in più, per un totale di 12.924. I guariti sono 36.548 (+52). Nelle ultime ore sono stati eseguiti anche 14.989 test antigenici.
Continua il rapido aumento dei ricoveri, che passano dai 642 di ieri ai 662 di oggi. Le terapie intensive arrivano a quota 76 e si avvicinano al record di 77 registrato a novembre. Il tasso di occupazione dei posti letto di rianimazione raggiunge il 40,2%, a fronte di una soglia di allarme del 30%. In area medica ci sono 586 pazienti, cioè 19 in più rispetto a ieri. In questo caso il tasso di occupazione dei posti letto è del 39% circa e si avvicina al livello di allerta del 40%. Gli altri 12.262 attualmente positivi (+421) sono invece in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
"Nelle Regioni dove si è registrato un rapido aumento dei casi come Abruzzo, Marche, Toscana e Umbria, oltre che nelle Province autonome di Trento e Bolzano, le varianti di Sars-Cov-2 sarebbero, secondo le simulazioni sull'andamento dei ricoverati, già tra il 40 e il 50% del totale dei positivi. Questo trend è in crescita". A dirlo è il fisico Corrado Spinella, direttore del Dipartimento di Scienze fisiche e tecnologie della materia del Consiglio nazionale dlele ricerche. Sottolinea che "in Abruzzo, nell'arco di un mese da oggi, se non dovessero esserci misure contenitive, i casi della variante potrebbero raggiungere la quota del 90%" e che "senza alcun'altra misura di contenimento dei contagi di Sars-Cov-2, nelle regioni che si trovano già ad avere il virus variato almeno al 50%, la variante a maggiore contagiosità sostituirà pressoché totalmente la versione 'standard' nell'arco di un mese e mezzo a partire da oggi. Dunque, a fine marzo". 21 feb. 2021
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