Sono 424 i nuovi casi di coronavirus accertati nelle ultime ore in Abruzzo. Si tratta del dato più alto delle ultime due settimane. Tanti, però, i tamponi molecolari analizzati: 6.097.
E' risultato positivo il 6,95% dei campioni. Eseguiti anche 1.466 test antigenici. Si registrano sei decessi, vittime di età compresa tra 61 e 87 anni: una in provincia di Teramo, quattro in provincia dell'Aquila e una in provincia di Pescara. Il bilancio dei morti sale così a 2.151.
In crescita gli attualmente positivi, che sono 10.340 (+199). Dopo settimane di criticità, il tasso di occupazione dei posti letto di area medica torna al di sotto della soglia di allarme, fissata al 40%: alla luce dei dati odierni il parametro scende al 38,6%. I ricoveri passano dai 675 di ieri ai 645 di oggi: quelli in area medica scendono di 29 unità ed arrivano a 577. Restano oltre la soglia di allarme le terapie intensive, dove sono ricoverate 68 persone, cioè una in meno di ieri. In questo caso il tasso di occupazione è pari al 31,6%, a fronte di un valore limite del 30%. Negli ultimi giorni il numero degli ospedalizzati sta scendendo rapidamente. Solo due settimane fa i ricoveri erano 751, cioè oltre cento in più rispetto a quelli odierni.
Per l'Abruzzo il mese di marzo è stato il più duro di sempre per quanto riguarda la pressione sugli ospedali. Il 13 marzo, nel pieno della terza ondata, le terapie intensive hanno fatto registrare il record: 94 i pazienti ricoverati, valore a cui non ci si era neppure avvicinati nella prima e nella seconda ondata.
I guariti sono 53.440 (+218). La località con più nuovi casi torna ad essere Pescara (34). Seguono L'Aquila (27), Avezzano (27) e Valle Castellana (20). Del totale dei 65.931 casi abruzzesi, 15.993 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+155), 16.925 in provincia di Chieti (+101), 17.153 in provincia di Pescara (+57), 15.158 in provincia di Teramo (+121). 02 apr. 2021
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