Arrestato per corruzione, dirigente Asl Pescara si uccide in carcere a Vasto

Si è ucciso in carcere Sabatino Trotta, 55 anni, originario di Castiglione a Casauria e residente a Spoltore (Pe), dirigente del dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara e candidato per Fratelli d’Italia alle Regionali del febbraio 2019. Era stato arrestato ieri con l'accusa di aver pilotato un appalto della Asl di Pescara da oltre 11 milioni di euro.

Lo psichiatra, nell'ambito di un'inchiesta dalla Procura di Pescara e della Guardia di Finanza, era finito in prigione insieme a Domenico Mattucci, legale rappresentante della cooperativa sociale "La Rondine" di Lanciano (Ch), società del Consorzio SGS, e alla coordinatrice della stessa coop, Luigia Dolce. Si è impiccato in cella intorno alle 23.30, con il laccio dei pantaloni della tuta che indossava. 

Trotta era stato rinchiuso nel penitenziario di Vasto (Ch) e lì si è ammazzato. Ieri era stato definito dal pm di Pescara, Anna Rita Mantini, "soggetto chiaramente dirottatore dell'iter pubblico ordinario e regolare", sottolineando come "a beneficio dei più deboli si dovrebbero utilizzare e fare servizi migliori e non, come nel caso specifico, oggetto di mercimonio grave, illecito e reiterato". Era finito in prigione con le accuse di corruzione, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti. 

Medico chirurgo specialista in Psichiatria e abilitato alla Psicoterapia, Trotta era direttore medico del Centro di salute mentale Pescara sud e del dipartimento di Salute mentale della Asl di Pescara, fondatore della onlus "Cosma" e direttore scientifico dell’associazione "Amico medico".  08 apr. 2021

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