Il Consiglio direttivo della Lega Nazionale dei Dilettanti ha deciso che il campionato di Eccellenza deve riprendere e per farlo è necessario equipararlo a quello di serie D, cioè deve essere di "interesse nazionale".
La decisione è giunta nella tarda serata di ieri, dopo un lungo confronto tra i presidenti delle varie leghe regionali. Le ipotesi al vaglio erano la sospensione di tutti i campionati e la conseguente ripartenza a settembre, oppure una ripartenza immediata. C'è stata una discussione serrata di oltre quattro ore anche per la ferma opposizione di Toscana, Emilia, Sicilia, Veneto e Umbria propense a una sospensione definitiva. Alla fine i dubbi sono stati mitigati e la decisione della ripartenza immediata è stata unanime.
Per quanto riguarda il format per portare al termine i campionati si è deciso di richiedere alla Federazione Italiana Giuoco Calcio l'elaborazione di un nuovo sistema. Il problema maggiore potrebbe essere dato dall'assenza di retrocessioni verso il campionato di Promozione (che non riprenderà come quelli di Prima, Seconda e Terza categoria). Infatti diverse società hanno ritenuto di smobilitare la rosa con la conseguente mancanza di calciatori; inoltre senza gli stimoli, e in questo caso di raggiungere una quota salvezza, è facile ritenere che diverse partite possano risultare falsate, con tanti saluti al principio della "lealtà sportiva".
Altro problema da non sottovalutare è la cronica mancanza di denaro da parte delle società, che devono fare i conti anche con i mancati introiti derivanti da sponsor ed incassi per l'assenza di pubblico sugli spalti. Probabilmente i costi di gestione lieviteranno sensibilmente a causa dei controlli sanitari che si renderanno necessari per la ripartenza del campionato.
Per cercare di ovviare a questo si è deciso di delegare il presidente Scibila e i consiglieri federali della Lega Dilettanti affinché si predisponga un protocollo sanitario nuovo e la richiesta di un contributo economico straordinario da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio, per garantire l'effettuazione di tamponi e sanificazione degli ambienti. Chiesta la deroga all'articolo 49 del NOIF, cioè di non dar luogo a retrocessioni e mantenere la categoria per quelle società che dovessero rinunciare al prosieguo del campionato per difficoltà economiche; chiesta la deroga per i tesseramenti e trasferimenti dei calciatori fino al 31 marzo 2021. Quindi tante le richieste delle società di Eccellenza, che devono tenere in considerazione l'evolversi della situazione epidemiologica che stiamo vivendo, e che potrebbe essere il vero ago della bilancia in questa situazione.
Al momento date sulla ripartenza non è possibile farle. Il prossimo 5 marzo sarà in scadenza l'ultimo decreto Conte, e magari si potrà tornare, in primis, ad allenarsi e poi a giocare. Ma è è una storia tutta da scrivere. 06 feb. 2021
Uranio Ucci
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