Lanciano Calcio 1920 da figuraccia. Il sindaco e il vice alla società: 'Si lasci perdere la nostra città'

Sono passati due giorni dalla retrocessione matematica del Lanciano Calcio 1920 e cominciamo a registrare le prime reazioni.

Ad intervenire sulla questione sono il primo cittadino del Comune di Lanciano (Ch), Filippo Paolini, storico tifoso dei colori rossoneri nonché abituale frequentatore dei gradoni del "Guido Biondi", e l'assessore allo Sport, Danilo Ranieri.

Nella nota diffusa, ci si appella alla proprietà o presunta tale del Lanciano Calcio 1920 affinché dopo il pessimo risultato raggiunto ci si congedi non solo dalla categoria regionale, ma più in generale dal calcio lancianese, evitando di continuare ad utilizzare il nome di Lanciano nei loro programmi.

"La Lanciano calcistica - dice il comunicato - ha dato più volte fiducia, che però è sempre stata tradita, basta vedere le condizioni in cui è stato restituito lo stadio Guido Biondi al termine della convenzione d'uso. La scomparsa del settore giovanile - altro elemento portato all'attenzione - ha determinato anche la mancanza della socialità nella pratica sportiva. Infine c'è da considerare il rapporto con la città e i tifosi, finito da tempo. Per questi motivi, si chiede che si eviti di continuare al usare la matricola federale da queste parti, quantomeno evitare di continuare ad usare il nome della nostra Città al solo scopo di mortificazione. Infine si vuole rassicurare i tifosi che si sta lavorando da tempo, in silenzio e senza promesse di sogni, per cercare di stimolare e trovare possibili programmi concreti di prospettiva". 28 mar 2023

URANIO UCCI

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