Non c'è tre senza quattro. Ed è conferma. Sì, perché è arrivata adesso anche l’ufficialità. Premiate la passione e l’abnegazione, la preparazione e la professionalità. In occasione del Comitato Nazionale dell’A.I.A. (Associazione Italiana Arbitri) svoltosi a Coverciano nei giorni scorsi per il lancianese Marcello Caruso è arrivata la notizia tanto attesa: è stato confermato per il quarto anno alla guida della Commissione Nazionale Arbitri di Beach Soccer. È un gran bel risultato personale e soprattutto per tutta l’A.I.A. abruzzese.
Caruso fa parte dell’A.I.A. ( nella sezione di Lanciano) in qualità di arbitro dal 1993, e dopo l'esperienza da assistente (popolarmente indicato come guardalinee o segnalinee) in serie D, nel 2004 inizia ad appassionarsi di beach soccer dove arbitra fino al 2010 (ed è costretto a smettere solo “e puoi scrivere solo a caratteri cubitali” ci confida, a causa di un infortunio). Nel beach soccer, attività sportiva in continua evoluzione, dirige 2 finali scudetto, 2 finali di coppa Italia e 2 finali di SuperCoppa. Per quattro stagioni, dal 2007 e fino all'infortunio del 2010, è arbitro internazionale dirigendo anche una finale di Coppa Europa nel 2009 tra Spagna e Svizzera. Dal 2011 al 2016 entra a far parte in qualità di componente del settore tecnico e dal 2017 diventa responsabile della Commissione Nazionale degli Arbitri di beach soccer.
Così ci ha dichiarato appena ricevuta la nuova conferma: “Ogni nomina è annuale, per cui ogni volta è un nuovo esame. Questa conferma mi fa ben sperare su tutto il lavoro fin qui seminato. L’impegno aumenta anno per anno. L’A.I.A. è una grande famiglia. Ringrazio tutti coloro ed in particolare mia moglie ed i miei figli per il tempo che mi “sopportano” in questa grande passione, passione che mi tiene anche lontano da casa… Ringrazio tutti gli amici che settimanalmente mi aiutano attraverso consigli o osservazioni. Adesso riparte la quarta stagione, per il prossimo anno spero in una ulteriore crescita del movimento arbitrale. Settimanalmente siamo tutti gli arbitri, e parallelamente anche i componenti che poi stanno dietro le quinte, nell’occhio del ciclone. Ma non abbassiamo la guardia. Preparati e pieni di passione ogni volta in campo: chiedo sempre questo a tutti i ragazzi e le ragazze che vanno in campo”.
Alessandro Di Matteo
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