Trivelle. Tra Torino di Sangro e Casalbordino chiudono tre pozzi di metano off shore, si scava un quarto
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Uno si “sviluppa” e tre chiudono. Sono i pozzi di gas naturale che si trovano sulle piattaforme marine nei territori di Torino di Sangro (Ch) e Casalbordino (Ch). I tre pozzi hanno esaurito la loro attività e si trovano a circa due chilometri da costa.

La chiusura è stata annunciata dalla Energean Italy, con sede legale a Milano, la società del gruppo internazionale Energean quotato a Londra, che li ha in concessione davanti al tratto di litorale delle due località abruzzesi, facenti parte di un’unica concessione di coltivazione mineraria denominata “B.C1.LF”, per il campo di estrazione di gas denominato Santo Stefano Mare, piattaforme SSM4, SSM-8 e SSM 101.

Le attività, iniziate nei giorni, scorsi si protrarranno per circa quattro mesi e - assicura la stessa Energean - saranno “eseguite con un mezzo marino appositamente certificato ed autorizzato per tale tipo di interventi, denominato Jack-up rig ‘Labin’“. Inoltre tutte le attività saranno gestite, coordinate e supervisionate da personale Energean Italy altamente qualificato, come prescritto per tale tipo di interventi. Le operazioni verranno eseguite nel rispetto delle prescrizioni di legge e degli standard di sicurezza previsti dalla normativa vigente".

Per tre pozzi che si chiudono, ce ne sarà uno invece che sarà sviluppato perché come comunica l’ufficio circondariale marittimo di Vasto, tramite il comandante Rossella D’Ettorre, la piattaforma SSM-7 sarà “interessata da lavori di perforazione per implementare l’attuale produzione di gas ad opera della società concessionaria Energean Italy”. Per eseguire i lavori, la compagnia petrolifera utilizzerà sei mezzi navali "in supporto all’unità di perforazione auto-elevante denominata Labin, battente bandiera liberiana".

Con l' "avviso di pericolosità" emesso, l’autorità marittima avverte "tutte le unità di navigazione nelle immediate vicinanze degli specchi acquei già interdetti, per un raggio di 500 metri intorno alle piattaforme, di procedere prestando particolare attenzione e valutando l’adozione di eventuali misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di prevenire ogni possibile situazione di potenziale pericolo". 26 ott. 2024

ALESSANDRO DI MATTEO

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