Trasferte notturne dal Napoletano in Abruzzo per catturare anguille nel Pescara: denunce
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Dal Napoletano in Abruzzo, in trasferte notturne, per fare incetta di anguille... Delle quali è vietata la pesca, in quanto dal 2009 inserite tra le specie protette. 

Nell'ultima settimana in due, arrivati da Acerra, addirittura dallo stesso quartiere, sono stati beccati dalle pattuglie della Guardia civile ambientale, diretta da Luigi Di Benedetto.  

Sono stati sorpresi, entrambi, in momenti diversi, lungo il fiume Pescara, in zone nascoste e difficili da raggiungere. 

Ieri sera un uomo, trovato solo ma spesso arrivano in gruppo, è stato sorpreso a Santa Teresa di Spoltore nel tratto del fiume Pescara che si trova all'altezza del "Mall" e del "Dollaro". Il partenopeo aveva maciacche, esche per ambienti fluviali; una roncola e ombrelli che vengono usati capovolti e dove vengono gettate le prede altrimenti velocissime a fuggire verso l'acqua. Si era appena piazzato sulle sponde e non si era ancora messo all'opera. 

E' stato denunciato per non aver fornito le proprie generalità a pubblico ufficiale e per avere con sé attrezzatura illegale per la pesca, che è stata sequestrata. Nei suoi confronti è stata elevata anche una sanzione da mille euro. 

I bracconieri ittici arrivano di solito in Abruzzo tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre per fare rifornimento per il Natale: prendono le anguille, le conservano in vasconi e li immettono sul mercato, senza alcun controllo sanitario, in vista delle feste. 12 ago. 2021

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