Abruzzo. Bocciato il calendario venatorio. Quindicimila doppiette... in sospeso

Stop per la caccia a moriglione e pavoncella. E nei siti Natura2000 (Sic e Zone a protezione speciale) niente caccia anche per frullino, tortora selvatica, canapiglia, codone, tordo sassello e mestolone.

È il Comitato Via (Valutazione Impatto Ambientale) a fermare l’Ufficio Caccia della Regione Abruzzo e ad imporre l'alt. Per limitare l’impatto dell’attività venatoria su specie ed habitat previste poi anche numerose altre prescrizioni, soprattutto per prevenire il disturbo ad una specie importante quale l'orso bruno. In sostanza le 15 mila doppiette che operano in Abruzzo resteranno ferme, perché il calendario, di fatto bocciato, va sostanzialmente rifatto. 

Gongolano Wwf e Stazione ornitologica abruzzese. "Quest’anno il calendario venatorio regionale sta raccogliendo solo censure - dichiara Filomena Ricci, delegato del Wwf Abruzzo -. Si conferma la situazione di confusione che regna nella gestione regionale di questo settore. La volontà di accogliere le richieste delle frange più estremiste dei cacciatori, rappresentate dalle associazioni venatorie, ha portato a questa situazione. Ad oggi la caccia è sospesa fino ad un nuovo pronunciamento del Tar. Da un lato invitiamo la Regione a non continuare con assurdi tentativi di superare il dettato normativo rimediando solo brutte figure, dall’altro ribadiamo invece la nostra disponibilità a confrontarci nel merito per giungere a una gestione rispettosa della legge". 

“Grazie alla sospensione del calendario concessa dal Tar, al parere dell'Ispra, alle numerose osservazioni delle associazioni - dice la Soa - e alle decisioni del Comitato Via è stato almeno migliorato un calendario venatorio che in partenza conteneva enormi criticità, fermo restando l'impatto che ha l'attività venatoria sull'ambiente in generale”. Per cui “crediamo che l'Ufficio Caccia della Regione, che da anni ormai rimedia censure a tutti i livelli, debba riflettere attentamente sul proprio operato, senza provare ulteriori colpi di mano nelle prossime settimane”.

La chiusura alla caccia a moriglione e pavoncella era stata richiesta anche direttamente dall'Unione Europea e dal ministero dell'Ambiente in considerazione del cattivo stato di conservazione delle due specie. Per la Stazione ornitologica si era però verificato che "incredibilmente l'Ufficio Caccia della Regione Abruzzo fino all'ultimo ha cercato di permettere di sparare ad entrambe. Fortunatamente hanno prevalso le ragioni tecniche, legali e dell'ambiente”.

Cosa accadrà per il futuro? “Auspichiamo che il nuovo dirigente provveda a cambiare modalità di confronto senza altre forzature che, alla fine, si ritorcono contro chi le propone visto che la Regione ha, tra l'altro, pochissimi dati per pianificare l'attività venatoria secondo i criteri previsti dalle normative comunitarie dovendo al contempo assicurare la conservazione e la tutela di specie rarissime a livello continentale”.

Bloccato dallo stesso Comitato anche il cosiddetto "calendario multicolor", esprimendosi esclusivamente sulla parte in nero della proposta, che recepiva alcune delle censure derivanti dalla sospensiva del Tar. Infatti, l'Ufficio caccia della Regione aveva provato ad introdurre, con testo in rosso, delle subordinate con soluzioni molto meno restrittive. Il Comitato Via, come già l'Ispra, ha ritenuto di doversi esprimere solo sulle misure indicate nel testo nero.

Alessandro Di Matteo

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