Vini. Citra lancia il Ferzo Montepulciano d'Abruzzo dop Teate
Codice Citra, la principale realtà vitivinicola abruzzese fondata nel 1973, a chiusura dell'anno che ha celebrato i cinquant'anni dell'istituzione della Doc Montepulciano d'Abruzzo, lancia il Ferzo Montepulciano d'Abruzzo Dop Teate 2016 che rappresenta la prima esperienza di produzione in termini di indicazione dell'area Teate. L'obiettivo è di valorizzare al meglio la produzione di Montepulciano d'Abruzzo Dop, proveniente dai 6.000 ettari di vigneti coltivati dai 3.000 soci vignaioli in provincia di Chieti. 

Il Montepulciano d'Abruzzo Dop, riconosciuto nel 1968, è diventato il vitigno rosso più coltivato in Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti. Il disciplinare di produzione prevede l'identificazione territoriale mediante l'individuazione di sottozone, tra le quali quella denominata Teate, che comprende quasi l'intera provincia di Chieti. L'area Teate è costituita dalla fascia della collina litoranea che copre tutta la Costa dei Trabocchi, seguita dalla collina interna e infine da quella pedemontana che giunge nella parte nord-occidentale sino ai piedi della Maiella. La vocazione dei terreni è determinata dalla posizione collinare dei vigneti, dall'ottima esposizione, e dalle notevoli escursioni termiche tra giorno e notte, favorite dalla vicinanza del massiccio della Maiella nella parte più a Nord, associate alla buona ventilazione (brezze di mare e di monte) e dall'assenza di ristagni di umidità nei terreni, determinano condizioni ottimali per l'espressione delle particolari caratteristiche vegeto-produttive del vitigno Montepulciano dando origine a vini dai profumi intensi e caratterizzati, difficilmente replicabili in altri areali. 

"Siamo contenti di annunciare - afferma Valentino Di Campli, presidente Codice Citra - che tra gli obiettivi raggiunti ci sia, prima di tutto, la chiusura annuale con un fatturato di vini imbottigliati per l'anno 2018 di circa 40 milioni di euro e, non ultimo, il Ferzo Montepulciano d'Abruzzo Dop Teate. Crediamo che la Doc Montepulciano d'Abruzzo abbia ancora molto potenziale da esprimere soprattutto attraverso la valorizzazione del binomio territorio-vino e in particolare dei vitigni autoctoni".
28 dicembre 2018

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