Valorizzazione di tesori religiosi e cammini di fede: accordo tra Regione e Ceam
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Poter fruire anche di tesori e di itinerari,  e beni che la Chiesa non sempre riesce a gestire.  E' questo il senso del protocollo d'intesa firmato tra Regione e Conferenza episcopale Abruzzo-Molise (Ceam). L'intento è di dare una spinta al turismo religioso, fuori dai confini regionali. Di creare un tavolo tecnico, di realizzare studi e analisi, anche per agevolare l'accessibilità al patrimonio ecclesiastico, di condividere le modalità di promozione. Infine l'impegno è di realizzare, anche attraverso adeguata formazione di guide e operatori turistici, la migliore conoscenza di opere e luoghi religiosi. A firmare il documento sono stati l'assessore al Turismo, Mauro Febbo e monsignor Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva (Aq), per conto della Ceam.

Si tratta - è stato detto in conferenza stampa -  di un settore "in fortissima crescita". Come evidenziano i numeri: nel mondo i pellegrinaggi generano un fatturato di 18miliardi di dollari, di cui 4,5 soltanto in Italia, fenomeno che vede proprio l'Abruzzo fra i territori più interessati. Tra i luoghi più visitati nel nostro Paese - in testa alla classifica c'è la Santa Casa di Loreto - figura, all'ottavo posto, il santuario di San Gabriele dell'Addolorata (Te), con 2milioni di visitatori e 400mila pernottamenti. In diciottesima posizione il Miracolo Eucaristico di Lanciano (Ch), con 250mila visitatori e 50mila pernottamenti. Al trentanovesimo il Beato Sulprizio di Pescosansonesco (Aq), con 40mila visitatori. 

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