Alla fine la pista ciclopedonale di via del Mare a Lanciano (Ch) sarà smontata. Cordoli e vernice spariranno. Quella strada tornerà com’era prima, a doppio senso di marcia. E' la decisione alla quale è giunta tutta la maggioranza (non senza malpancisti però) che sostiene il sindaco Mario Pupillo. Erano mesi che segretamente se ne parlava, senza lasciar trapelare nulla all’esterno. Poi, sabato sera, il consulto definitivo, in un incontro fuori dalla sede istituzionale, in un agriturismo di Lanciano. Una convocazione d’urgenza da parte del sindaco e il suo staff più stretto. E' stato un incontro dai toni roventi, sono volati rimproveri da ambo le parti: da una parte i supporter della pista come Angelo Laccisaglia (Pd e “Io amo Lanciano”) e Giacinto Verna, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici e dall’altra i dubbiosi (diventati in questi mesi via via contrari) come il sindaco, Leo Marongiu presidente del Consiglio comunale e Piero Cotellessa (difensore-kamikaze ad oltranza della pista solo sui social).
“Non è possibile andare avanti così - ha tuonato il sindaco Pupillo -: abbiamo esposti, denunce in Procura. E' una pista con troppe criticità. Non le avevamo previste ma ora sono sotto i nostri occhi. E' vero, l’ho difesa strenuamente sulla stampa ma adesso la misura è colma". Apriti cielo! Giacinto Verna è diventato livido dalla rabbia: "Abbiamo riqualificato un quartiere, restituito un traffico lineare a quella zona, diminuiscono i feriti come dichiarano anche quelli della polizia municipale, e adesso? Abbiamo tutti abbracciato il progetto di Pino e adesso disfiamo tutto?" Panico e dissapori nella discussione protrattasi per oltre quattro ore, secondo fonti confidenziali raccolte.
Si è cercato di mediare, trovare una scappatoia: "Adesso la pista l’abbiamo chiusa a pezzetti, lasciamo decantare le polemiche costruite ad arte da Tonia Paolucci e da Ascom Abruzzo. Cerchiamo di avere sangue freddo", hanno suggerito Paola Zulli e Michele Ucci di Progetto Lanciano. C’era che chi guardava anche ai risultati elettorali futuri: “E come ci presentiamo alla città? Cosa potranno dirci dopo aver speso la bellezza di 800 mila euro?”: è intervenuto così Giovanni Bucci D’Orsogna, di Lanciano in Comune.
"Ho parlato con il nostro dirigente, Andrea De Simone - ha ripreso il sindaco -. Lui mi ha urlato che quel collaudo non lo firmerà mai. Non vuole assumersi la responsabilità per un’idea che egli ha solo recepito arrivando qui a Lanciano quando già tutto era in itinere". Dubbiosi su provvedimenti eventuali da prendere quelli dell’ala più istituzionale del Partito democratico come Elisabetta Merlino e Giulia Di Martino. Dalla parte di Pupillo invece gli assessori presenti Pasquale Sasso (Urbanistica) e Davide Caporale (Ambiente e Sport).
Poi l’impegno di Pupillo: "Farò una conferenza stampa e dichiarerò quali sono le nostre intenzioni". Secondo le nostre fonti, nei prossimi giorni il sindaco firmerà un’ordinanza con la quale la pista ciclopedonale sarà smantellata, sarà ripristinato il senso di marcia originario. Rimarranno invece al loro posto i parcheggi ottenuti nei pressi della rotonda che conduce a Santa Giusta e le migliorie apportate al quartiere quali caditoie, illuminazione pubblica e segnali stradali.
Per l’opposizione di centrodestra con l’agguerrita Tonia Paolucci (Libertà in Azione) è una vittoria. Contattata telefonicamente ha dichiarato: "Sono anni che lo dicevamo. Quella pista fa acqua da tutte le parti. Avevo detto settimane fa di prendere la ruspa e azzerare tutto. Per una volta sono d’accordo con Pupillo. Ripartiamo da zero e pensiamo a realizzare la pista dove si può". Magari provando su viale Cappuccini che ha meno accessi e meno criticità?
Alessandro Di Matteo
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