Lanciano ha bisogno di un secondo mezzo del 118. Con oltre 1.000 firme a supporto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Francesco Taglieri ha presentato un’interpellanza che porterà in Consiglio regionale.
Non c’è tempo da perdere: "Il 30 maggio scorso, infatti, un automobilista si è fermato per un malore nella periferia di Lanciano, è stato prontamente soccorso da passanti e forze dell’ordine, ma l’ambulanza è arrivata da Casoli solo dopo più di 30 minuti. Questo non è accettabile!", viene detto.
Taglieri chiede nero su bianco se la Giunta recepisce l'urgenza e l’importanza del problema sul territorio e se intende impegnarsi nell'immediato ad attivare il secondo mezzo sanitario intermedio (senza medico a bordo) su Lanciano, a supporto di quelle che sono state le ultime modifiche della rete dell'emergenza-urgenza che troppo spesso vede allontanarsi il mezzo medicalizzato verso gli hub, lasciando scoperto il territorio ed i cittadini sulle esigenze di intervento per le patologie tempo dipendenti.
"La recente ristrutturazione del sistema sanitario per la gestione dell’emergenza-urgenza, verso un modello hub-spoke prevede la centralizzazione del paziente che deve essere soccorso, stabilizzato e quindi trasportato nelle località in cui può essere curato nel modo più efficace - spiega il 5Stelle -. Il tipo di eventi per cui è necessario l’intervento del 118, oltre alle classiche patologie tempo dipendenti come infarto ed ictus, comprendono quello che viene definito "politrauma" tipicamente legato ad eventi quali: cadute da oltre 3 metri di altezza, incidenti con mezzi agricoli, incidenti stradali ad alta dinamicità".
E le normative in materia non sono fumose perché "le Linee Guida emanate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri il 30 maggio 1992 impongono l'intervento dei mezzi di soccorso al massimo entro 8 minuti dalla chiamata in area urbana oppure entro 20 minuti se in area extraurbana, al fine di assicurare al paziente le fasi di stabilizzazione delle funzioni vitali. Questi tempi ad oggi non sono quasi mai rispettati". Fattivamente - afferma Taglieri – sono "tempi estremamente difficili da rispettare se si pensa che il servizio 118 nel distretto di Lanciano deve rispondere alle chiamate di Lanciano, Castel Frentano, Frisa, Fossacesia, Mozzagrogna, Rocca San Giovanni, San Vito Chietino, Santa Maria Imbaro, Treglio".
Senza trascurare il fatto che "in caso di uscite secondarie a copertura di particolari esigenze, l’area di intervento si estende anche a Paglieta, Sant’Eusanio del Sangro, Torino di Sangro". Guardando una cartina geografica, guardando in faccia la realtà siamo di fronte ad "un territorio ampio e caratterizzato da una estensione ed una orografia tali da richiedere due ambulanze per il servizio di emergenza 118. Per lunghi anni, il servizio è stato assicurato da un unico mezzo. Da alcuni mesi, in via provvisoria e sperimentale gli è stata affiancata una seconda ambulanza h12 nell’orario 8/20, ma gli incidenti non guardano l’orologio e lasciare il territorio sguarnito in un’ampia fascia di orario, quella più a rischio se vogliamo contemplare il numero di incidenti stradali notturni".
Taglieri sottolinea che le sue non sono chiacchiere: "Sono i numeri che parlano per noi. Il secondo mezzo di soccorso 118 attivato in via sperimentale da luglio 2018 a Lanciano, con orario 8/20 in questi 11 mesi ha risposto a 820 chiamate di cui 68 in codice rosso e 672 in codice giallo". La palla adesso passa all’arena della politica.
Alessandro Di Matteo
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