Pessime condizioni igieniche, impossibilità per gli operatori di sanificarsi all'inizio e al termine dell'orario di lavoro, armadietti non a norma: questa è la condizione in cui versano gli spogliatoi degli ospedali "Santissima Annunziata" di Chieti e "Floraspe Renzetti" di Lanciano (Ch). A denunciarlo sono il capogruppo M5S in Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, e il consigliere regionale grillino Francesco Taglieri.
"La situazione che si vive ogni giorno nell'ospedale di Chieti - afferma Marcozzi - è insostenibile. L'area degli spogliatoi versa in condizioni pietose. A cominciare dalle docce e dai sanitari che sono di fatto inutilizzabili a causa della sporcizia e di una noncuranza che va avanti da tempo. Ciò significa che gli operatori non possono usarli a dovere, con tutte le problematiche che ne conseguono dal punto di vista igienico. Altro grave problema è la presenza di armadietti non a norma poiché gli indumenti da lavoro, essendoci una sola anta, sono a stretto contatto con quelli civili. Già nella legge 626 del 1994 si specificava l'obbligo di utilizzare armadietti con due vani separati e un pannello inclinato per facilitarne l'igienizzazione ed evitare l'accumularsi di polvere o altra sporcizia. Tutte condizioni puntualmente non rispettate".
"La fotografia è la stessa - sottolinea Taglieri - negli spogliatoi dell'ospedale di Lanciano. Stessi disservizi per ciò che riguarda gli armadietti, la pulizia delle strutture, l'inaccessibilità al servizio delle docce e livelli igienici indegni. Eppure - evidenzia - l'allegato 4 del Decreto Legislativo 81/08 è molto chiaro quando afferma che 'Nei luoghi di lavoro o nelle immediate vicinanze deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsì'. O quando rimarca che 'Docce sufficienti ed appropriate devono essere messe a disposizione dei lavoratori quando il tipo di attività o la salubrità lo esigono'. O ancora quando riporta che 'I lavoratori devono disporre, in prossimità dei loro posti di lavoro, dei locali di riposo, degli spogliatoi, delle docce, di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti per asciugarsì'. È evidente che qui tutto ciò non è garantito".
"Il personale - concludono - merita rispetto. I lavoratori continuano a fornire servizi fondamentali per la cittadinanza e non possono essere abbandonati in questa condizione indegna. Emerge un quadro inquietante, una pessima gestione da parte della Asl che ha il dovere di intervenire in questa emergenza. Il tempo delle scuse è finito. Sono state fatte numerose segnalazioni, di cui l'ultima nel gennaio scorso, eppure niente è cambiato".
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