Viaggiare per lavoro o per studio, con disservizi per centinaia di pendolari di treni e bus da anni alle prese con forti disagi per spostarsi da e per Lanciano (Ch). Un’ampia fascia di utenti di Tua e Rfi, che vanno dal Vastese e da Termoli a Pescara e fino a Teramo. Innumerevoli viaggiatori che usano bus e treni ma... non esistono biglietti unici, poi coincidenze e collegamenti inesistenti fanno giungere tardi sui luoghi di lavoro o nelle università e poi fanno fare rientro a casa tardi la sera, anche dopo 14 ore di permanenza a Lanciano. Così arriva l’ennesimo e duro appello alla Regione perché migliori il servizio integrato dei trasporti, dal momento che negli ultimi anni le tariffe sono cresciute del 25%, mentre i viaggiatori giornalieri sono scesi del 39,9%, passando da 25.530 a 14.140 (2011-2017). La protesta di una delegazione di pendolari (vedi foto) è andata in scena oggi davanti alla vecchia stazione della Sangritana di Lanciano (Ch), dove c’è anche il terminal bus di Tua.
La portavoce Letizia Giampaolo, consulente che ogni giorno viene da Pescara, rimarca: "C’è una cattiva gestione della società di trasporto regionale, che di unico non ha proprio niente". Gabriele Marchese, ex sindaco di San Salvo (Ch), che ugualmente arriva a Lanciano per lavoro alla Cna, aggiunge: "Questioni irrisolte da tempo, ma ci si attivi". I pendolari tramettono così un messaggio netto: "E' un Abruzzo che aspetta... il treno. Il trasporto pubblico locale è inesigibile, insostenibile, inadeguato. Troviamo spesso treni che strabordano di passeggeri, altri vuori perché con orari assurdi. E poi - sottolineano - stazioni senza servizi, come quella di San Vito– Lanciano, inaugurata nel 2005. Una stazione nuova, confrontata ad altre che definiamo stazioni fantasma, nella quale veicolano treni che vanno in tutte le direzioni ed è priva di pensiline e tettoie, priva di servizi igienici, priva di ascensori. Gli stessi mezzi pubblici sono sempre più carenti a livello igienico. La programmazione degli orari di treni ed autobus non risulta mai allineata", viene aggiunto.
C'è il treno con partenza da Pescara che arriva alle ore 7.12 a San Vito: chi scende qui deve attendere, per raggiungere Lanciano, l'autobus di linea che parte alle ore 7.35. Stessa sorte per chi riparte dal centro di Lanciano la sera tramite un autobus di linea: raggiunge la stazione di San Vito alle 18.15 ed è sempre costretto ad attendere il treno che parte alle 18.38 verso Termoli. Tutto ciò per mancanza di navette dedicate. In inverno l’attesa è da sopravvivenza, diventa insostenibile. Inoltre il treno con partenza da Lanciano alle 16.01 non fa più fermate a Pescara Porta Nuova e Pescara Tribunale, tagliando fuori molti studenti universitari. Il treno con partenza da Lanciano alle 19.28 ha pochissimi viaggiatori perché risulta troppo tardivo l'orario e nella programmazione attuale c’è solo un treno prima, che parte alle 17.20; per chi ha attività commerciali nel centro di Lanciano non sono previsti treni di ritorno dopo gli orari di chiusura, ovvero dopo le 20, obbligando molti all'uso dell'auto privata. Chi utilizza il treno in partenza da Termoli la mattina alle 7.33 è soggetto a frequenti ritardi nella tabella di marcia e al venire meno delle coincidenze con treni che dalla stazione di San Vito possano portarli a Lanciano, costringendoli ripetutamente a subire ritardi nell'arrivo al lavoro. Poi la biglietteria a Lanciano chiude alle 14, facendo sorgere la problematica, non di poco conto, della mancanza di una sala di attesa nel capolinea della vecchia stazione. Le integrazioni dei titoli di viaggio per la tratta San Vito-Lanciano restano possibili solo nelle biglietterie Tua Spa di Lanciano, rendendo passibili di multa molti pendolari che acquistano gli stessi in altre località.
Walter Berghella
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