Lanciano, rifiuti. Di Bucchianico: 'Per i cittadini nessun risparmio col porta a porta'
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Altro che risparmio, è solo una bugia ripetuta anno per anno. Lo dichiara Gabriele Di Bucchianico, consigliere comunale di "Lanciano al centro": "Abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a farlo, che il porta a porta (a Lanciano – ndr) va benissimo in termini di qualità di servizio, assolutamente efficace ed efficiente ma ancora lontano da quel risparmio che fin dal 2013 la giunta Pupillo aveva promesso". Perché, come evidenzia il consigliere, è la matematica che conta. Infatti se nella città di Lanciano  (Ch) si continua a premere per una ancor migliore qualità della differenziata il risultato non è esaltante in termini di risparmio pro-capite: con una raccolta che andrà "oltre l’80% il risparmio per la società Ecolan sarà di circa 85.000,00 euro. Tradotto per i cittadini: qualche euro di risparmio sulla bolletta Tari”. Qualcosa di completamente diverso da quanto prospettato dal sindaco Pupillo. Cifre irrisorie.

Di Bucchianico ricorda che "per anni abbiamo sentito dire da parte dell’amministrazione Pupillo che la raccolta differenziata e quindi il “porta a porta” avrebbe messo nelle condizioni il contribuente di avere notevoli risparmi nelle proprie tasche e quindi cifre consistenti in meno sulla bolletta della Tari”: falso perché “noi al contrario abbiamo sempre sostenuto che non era possibile e che il porta a porta hai dei costi notevoli non solo a Lanciano, ma proprio per come è concepito il tipo di servizio". L’alternativa c’è e lo annuncia lo stesso Di Bucchianico: cambiare metodo. 

Come? "Per avere risparmi consistenti sulla tariffa dobbiamo mettere nelle condizioni il cittadino di non produrre rifiuti, inserendo una tariffa puntuale, per cui ogni cittadino paga in rapporto alla effettiva produzione di rifiuto (e ovviamente paga meno chi ricicla di più)". Dovrebbe, in pratica, essere una gara al riciclo individuale perché “remunerato”.
Conclude il consigliere: “Per noi l’unica soluzione seria è: “rifiuti zero”. Questo tipo di circuito scongiurerebbe ogni possibilità di incenerimento. Non ci sembra che questa maggioranza stia andando in questa direzione, anzi sembrerebbe esattamente il contrario come se ci fosse un interesse affinché si producano rifiuti tanto la tariffa è a carico del cittadino”. Palesando un ipotetico interesse non pubblico in campo la chiusa finale è andreottiana: “A pensar male si fa peccato ma si indovina”. 
2 dicembre 2018

Alessandro Di Matteo
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