L'ultimo atto, delle scorse settimane, è stato un esposto alla procura della Repubblica di Lanciano, alla Prefettura di Chieti, alla polizia, alla Finanza e ai vigili urbani. Ma in precedenza l'associazione Ascom Abruzzo aveva inviato un ricorso anche al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per segnalare incongruenze e chiedere controlli riguardo alla regolarità della pista ciclabile di via del Mare a Lanciano (Ch), "sulla sua sicurezza, sul rispetto delle normative vigenti e sulle relative autorizzazioni e collaudi". E così, nei giorni scorsi, dopo una lunga attesa, i vertici dell'associazione, con in testa il presidente Angelo Allegrino e l'avvocato Quirino Ciccocioppo, sono stati convocati dal Ministero. Per parlare soprattutto della Ztl (Zona a traffico limitato), ma poi la discussione è stata incentrata anche sulla ciclovia. A Roma, per l'occasione, anche l'assessore comunale al Traffico, Francesca Caporale, accompagnata dall'architetto Luigina Mischiatti, dirigente di settore, e dall'ingegner Andrea De Simone.
Nell'incontro - spiega Allegrino - "abbiamo ribadito che tale pista presenta numerose criticità, come accertato dal comandante della Polizia municipale, Guglielmo Levante, che ha redatto una relazione in data 22 maggio 2017. Inoltre è partita, ed è attualmente sprovvista, dell'ordinanza di cui all'articolo 5 del decreto legislativo del 30 aprile '92. Il collaudo effettuato e sottoscritto dai tecnici che hanno realizzato l'opera - è stato ancora fatto presente - nulla ha a che vedere con il collaudo ministeriale, che non c'è stato e che dovrebbe certificare la conformità della pista alle norme dello Stato sul flusso e la sicurezza". Infine è stato ricordato "che vi sono stati vari investimenti di ciclisti, e questo perché vi sono troppe intersezioni stradali ed accessi laterali, sia di uso pubblico che privato". Sollecitata, dunque, nuovamente, la verifica della "regolarità del tracciato ciclabile".