E' ora di darci un taglio. A cosa? Alla vegetazione e agli arbusti cresciuti nei terreni incolti di Lanciano (Ch), se adiacenti a strade statali, provinciali, comunali e/o vicini ad aree e spazi pubblici. Questo è quanto ha disposto con ordinanza 44/2018 il Comune di Lanciano, che sembra voler così risolvere il problema del decoro pubblico e della sicurezza.
Infatti, continua l’ordinanza, per coloro che sono proprietari di un terreno, o ne hanno disponibilità, è vietato il deposito di materiali che possano attirare e divenire rifugio di “animali potenzialmente portatori di malattie nei confronti dell'uomo quali ratti, cani o gatti randagi ed altri;” – e tra i doveri da rispettare, l’ordinanza impone - “di curare la superficie del proprio terreno in modo che non si formi eccessivo accumulo di sterpaglia e che la stessa venga accuratamente e sistematicamente pulita allo scopo di salvaguardare il territorio pubblico e privato da incendi; di tenere regolate le siepi vive in modo da non restringere o danneggiare le strade; di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale limitando la visibilità”. Infatti, secondo l’amministrazione comunale, proprio la presenza di rami protesi eccessivamente sulle strade e sugli spazi pubblici, rappresenterebbe un grosso rischio specialmente in occasione di fenomeni atmosferici di grande impatto, come piogge torrenziali o neve, che “riducono la visibilità ed espongono gli utenti a maggior rischio di incidente, con grave pericolo per l’incolumità dei residenti e passanti e per la mobilità in genere”.
Ciò che, tuttavia, appare bizzarro è che ad emanare un’ordinanza sulla cura del verde privato, sia proprio l’amministrazione comunale che più e più volte, si è vista rimproverare dalla cittadinanza sulla sua scarsa cura di aiuole e parchi urbani, oltre che di spartitraffici e cunette spesso sepolti dalle erbacce. Indimenticabile è l’episodio della rimozione di erbacce sulle Torri montanare, addirittura culminato con lo sradicamento di un albero di fico che, dopo anni di disinteressamento, era cresciuto proprio a ridosso delle antiche mura. A ciò vanno aggiunte le polemiche, periodiche, sulle erbacce che spesso infestano angoli e vie, anche del centro, e parchi, come quello del quartiere Santa Rita. E gli alberi della villa comunale che sono crollati, abbattendosi anche su via per Fossacesia, a seguito di vento forte? E' proprio il caso di dire… “chi predica bene, razzola male”.
Tuttavia, a seguito dell’ordinanza, a razzolare bene dovranno pensarci i privati, ed in particolare i proprietari di aree agricole non coltivate, aree verdi urbane incolte e villette, che avranno 30 giorni di tempo, dall’emissione dell’ordinanza, per effettuare gli interventi di pulizia e di rimozione di elementi potenzialmente pericolosi per l’incolumità e l’igiene pubblica. Tutto rigorosamente a proprie spese.
A vigilare sul rispetto dell’ordinanza, ci saranno polizia municipale e carabinieri forestali di Lanciano, e per coloro che trasgrediranno sono previste sanzioni che vanno da un minimo di 80 euro ad un massimo di 680 euro.
Viene da chiedersi, dunque… d’ora in poi, il Comune darà il buon esempio ai suoi cittadini?
21 settembre 2018
Nella foto in alto l'erbaccia che troneggia, all'ingresso dell'ospedale, non tagliata dal Comune
Alessandra Rambaldi
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