Commercianti scettici riguardo all'ennesimo esperimento in materia di viabilità prodotto dall'amministrazione comunale di Lanciano (Ch).
Da domani via Umberto I, a partire da piazza del Malvò, potrà essere percorsa in discesa dagli automobilisti diretti in piazza Garibaldi. Quelli che salgono da via Valera, invece, saranno obbligati a svoltare a sinistra all'incrocio con via Umberto I e ad immettersi in piazza Garibaldi. Novità introdotta a seguito della chiusura al traffico di via Corsea, parallela a via Umberto I e lungo la quale l'estate scorsa si è aperta una voragine. Che, da allora, se ne sta lì senza alcun intervento utile a sanare il problema. I negozianti che fanno parte del consorzio "Le botteghe storiche" e che operano in quella zona, dopo aver atteso per mesi la riapertura dell'arteria, "rimasta all'abbandono" come sottolineano, vedendo i propri incassi scemare, hanno chiesto incontri all'amministrazione civica. E si sono rivolti anche ad un legale per tutelare i propri interessi, l'avvocato Teresa Aruffo. Che ha inviato una prima lettera, in Comune, l'11 dicembre scorso. Nota in cui si chiede "di conoscere gli accertamenti, i progetti, gli interventi promossi ai fini del risanamento della grave situazione che si è determinata" in via Corsea. Alla richiesta di accesso agli atti, però, non è mai seguita risposta scritta. Ci sono stati d'altro canto alcuni incontri, soprattutto tra l'avvocato del Consorzio, che è presieduto da Pietro Salvatore, e il sindaco, Mario Pupillo.
"Noi - spiegano alcuni commercianti - , come soluzione ad una situazione di emergenza, abbiamo chiesto e proposto l'eliminazione della zona a traffico limitato su corso Roma o lungo via Fieramosca, per permettere di raggiungere agevolmente piazza Garibaldi. L'assessore al ramo, Francesca Caporale, ha ribattuto che la Ztl non si modifica". Il 22 gennaio scorso nuova lettera dell'avvocato che torna a domandare al primo cittadino quali sono state, nel frattempo, le "iniziative intraprese" dato che il commercio in quell'area versa in una "grave situazione", a causa "del sostanziale isolamento delle attività, a causa del blocco delle arterie stradali, dovuto sia alla presenza della voragine, che alla Ztl". "A seguito di numerosi confronti - viene aggiunto - la soluzione che gli esercenti propongono è quella di una provvisoria riapertura di corso Roma, che sarebbe l'unica chance per spezzare l'isolamento in cui versano piazza Garibaldi, piazza del Malvò e aree circostanti". "Lodevole - viene fatto presente - il progetto di sistemazione sotterranea dell'intera rete idrica della città..." con il coinvolgimento dell'Università dell'Aquila, ma occorrono soluzioni tampone, che riportino subito "vita in quei quartieri". Mentre lo smottamento lungo corso Trento e Trieste - viene rimarcato - ha trovato attenzione e soluzione immediate, qui si continuano a "patire disagi, pur pagando regolarmente i tributi locali".
Il 7 febbraio nuova lettera dell'avvocato che si sofferma, se ce ne fosse ancora bisogno, sulla "diminuzione del volume di affari", sul "pericolo di traffici illeciti e prostituzione", sulla "rabbia dei commercianti" per "i tempi lunghi per il dissesto stradale, con una inerzia durata mesi". Ed ecco, come soluzione trovata dal Comune, il doppio senso su via Umberto I, "per evitare che la città rimanga divisa in due". "Soluzione - si sentenzia nella lettera - del tutto insoddisfacente e non gradita, perché, alla fine, foriera di altri problemi". Il consiglio è di "aspettare prima di attuare il provvedimento". Invece da domani scatta il doppio senso in via Umberto I. 13 feb. 2019
Redazione Lanciano
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Nelle foto le transenne in via Corsea; la prima lettera inviata al Comune; via Umberto I e piazza Garibaldi