L'Abruzzo che non ama andare in treno... Passeggeri in calo

E' sceso del 40 per cento, in Abruzzo, il numero annuale dei passeggeri dei treni. Erano 23.530 nel 2011 e 14.140 a fine 2017. Per quanto concerne la mobilità su rotaia è uno dei dati peggiori in Italia, assieme a quello di Sicilia e Campania. Tutte le altre regioni, in sei anni, hanno subito variazioni minime negative, o hanno fatto un balzo in avanti,  facendo registrare incrementi anche del 163,2 per cento come in Val D’Aosta, o dell'80 per cento, come nelle vicine Marche. E' quanto evidenzia il rapporto "Pendolaria" di Legambiente.

Dal documento si evidenzia anche che dal 2010 i tagli di corse sulla rete ferroviaria regionale sono stati del 4,7 per cento. Sono aumentate, invece, le tariffe, di circa il 18,5 per cento, mentre, in media, sul territorio italiano, il rincaro si è attestato sul 9,6 per cento. L'Abruzzo è inoltre tra le regioni fanalino di coda per stanziamenti, nel bilancio regionale, a favore del servizio del trasporto ferroviario e dell’acquisto del materiale rotabile: solo lo 0,24 del budget complessivo. Mentre, ad esempio, la Val d'Aosta ha speso l'1,57 per cento del bilancio, la Puglia l’1,18 per cento, la Lombardia l’1,15 per cento, la Provincia di Bolzano lo 0,96 per cento. Positivo è invece il dato relativo all'età dei treni in circolazione: grazie alle immissioni di nuovi convogli, dal 2015 al 2018 l'età dei treni, nella nostra regione, è scesa di ben 10 anni, contro una media italiana di ringiovanimento di 3,6 anni.

In tutto il Meridione la situazione non è certo rosea, per quanto concerne il trasporto su rotaia. "Ogni giorno in tutto il sud circolano meno treni regionali che nella sola Lombardia", si legge nel rapporto, in un quadro complessivo dove si registra il predominio incontrastato del trasporto su gomma, pari a "37,2 milioni di auto in circolazione e un tasso di 62,5 veicoli ogni 100 abitanti, che ha pochi paragoni al mondo". E mentre “tra Firenze e Bologna l'offerta di treni, per quantità e velocità, davvero non ha paragoni a livello planetario”, al sud troviamo la maggior parte delle linee a binario unico e non elettrificate. E l'Abruzzo anche da questo punto di vista non sta messo bene: su 676 chilometri di rete, 123 sono a binario doppio, 553 a binario singolo e 206 chilometri si 470 non sono elettrificati.

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