Quando la mattina arriva in treno da Pescara, giunto in centro città, non chiede l’elemosina come altri immigrati, ma pulisce l’erba, quella che il Comune fa con difficoltà facendo inviperire i cittadini che scaricano rabbia e foto sui profili social degli amministratori.
Il nigeriano Osa Loboh, trentenne, nelle scorse settimane ha rimesso a lucido il cuore di Lanciano, nel quadrilatero compreso tra via Veneto, piazze Principe di Piemonte e Unità d’ Italia, e strade limitrofe. E’ arrivato a sfalciare totalmente il perimetro della scuola primaria Principe di Piemonte e pure il recinto del tribunale col marciapiede divenuto una foresta e con le chiome degli alberi che toccano terra. Alle domande Osa si intimidisce ma dice: "Sono fuggito dalla Nigeria due anni fa".
Sa che il suo Paese è il più popoloso dell’Africa con 200 milioni di abitanti, praticamente un africano su 5 è nigeriano. Lì, ufficialmente, non ci sono guerre ma la situazione è drammatica e secondo le stime il gruppo terrorista Boko Haram in sette anni ha fatto più di 15 mila vittime e messo in fuga due milioni di persone. "Qui ora voglio sentirmi utile", aggiunge Osa. Il suo italiano non è perfetto ma a terra ha apposto due cartelli con su scritto "Gentili signori e signore desidero integrarmi onestamente nella vostra città senza chiedere l’elemosina. Da oggi terrò pulite le vostre strade. Vi chiedo soltanto un contributo di soli 50 centesimi per il mio lavoro. Buste, scope, palette e altro materiale per la pulizia sono bene accetti. Grazie".
E di pulizie ne ha fatte. Dinanzi al tribunale passa Franco e mormora: "Che smacco per il Comune", mentre quattro avvocati danno l’obolo a Osa. Il nigeriano non parla di politica e non sa ancora che a Lanciano ora la Lega è il primo partito col 35,71% e ripete: "Voglio essere onesto e guadagnarmi il contributo che mi danno”" Per lo sfalcio dell’erba il Comune investe 120 mila euro, ma la situazione in città, nonostante gli sofrzi, non è certo delle migliori.
Walter Berghella
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