Discoteche chiuse da domani e addio ai balli, anche nei lidi e nei locali notturni. E' l'ultimo atto di quella che gli addetti ai lavori bollano come una crociata contro la movida.
Ma è quanto deciso dal Governo dopo il confronto in videoconferenza, durato oltre due ore, tra i ministri Francesco Boccia, Roberto Speranza e Stefano Patuanelli ed i presidenti delle Regioni.
"Sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso", dice la bozza dell'ordinanza del ministro della Salute. Le disposizioni, si legge nel documento, saranno in vigore da domani 17 agosto e fino al 7 settembre.
Stop alle deroghe delle Regioni. E sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette al fermo. Un 2020 finora da dimenticare per i gestori dei locali da ballo in Italia, dalle discoteche alle balere, esercizi che in un anno fatturano circa quattro miliardi di euro. Una cifra che rischia di andare in fumo con l'alt definitivo del Governo per i rischi connessi alla pandemia da Sars-Cov2. Ma i gestori non ci stanno e promettono battaglia: puntano a chiedere compensazioni come il taglio dell'Iva al 4% e la possibilità di chiedere la cassa integrazione per i lavoratori.
Nello stesso provvedimento si stabilisce che "è fatto obbligo dalle ore 18 alle 6, sull'intero territorio nazionale, di usare protezioni delle vie respiratorie anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché in piazze, slarghi, vie... ove sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale".
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