Il 27 marzo scorso è stata staccata la luce; il primo aprile stessa sorte è toccato al gas. Oggi, invece, sigilli ai contatori dell'acqua da parte della Sasi, società di gestione del servizio idrico. E' nel caos il centro sportivo "Le Gemelle" a Lanciano (Ch) che è di nuovo chiuso, per assenza di acqua, ma anche perché il personale tecnico - tutti collaboratori - da alcuni giorni è in stato di agitazione e ha... incrociato le braccia. L'unico dipendente, che assicurava l'apertura della struttura, si è ammalato. La mancanza di acqua, poi, rende impossibile la fruizione degli impianti di via D'Annunzio. Quindi cancelli sbarrati. E, ancora una volta, i circa 2.300 utenti lasciati... fuori.
La protesta dei lavoratori va avanti da circa una settimana. All'inizio del mese, infatti, in una nota, i collaboratori hanno comunicato all’amministratore unico, Vincenzo Serraiocco, la "sospensione di tutte le attività". "Riscontriamo - avevano fatto presente gli istruttori - che ad oggi gli stipendi di gennaio non sono stati ancora accreditati a tutti . Non si hanno notizie della regolarizzazione delle mensilità relative a febbraio e a marzo. C'è l’impossibilità di reperire assistenti bagnanti". Denunciata poi "la continua e totale assenza di comunicazione tra l’amministratore ed i suoi collaboratori", "la decimazione del personale" e "la mancanza totale di manutenzione, fondamentale per un impianto che si approvvigiona di prodotti chimici e che necessita di continui interventi, specialmente sulla sicurezza". Quindi stop alle attività. Istanze che non hanno avuto alcuna risposta. Nel frattempo nel centro sportivo, data la situazione, in questi giorni è stato possibile frequentare, da parte della clientela, solo la sala attrezzi; vietato l'utilizzo della piscina, perché non ci sono assistenti bagnanti.
Gli impianti, di proprietà comunale, sono stati dati in concessione, trentennale (dal 13 febbraio 2008 al 17 maggio 2037), alle società Wellness e SportInvestment, mentre la gestione tecnico/sportiva è della SportLife. Si tratta di aziende riconducibili all'amministratore Vincenzo Serraiocco di Pescara, ma anche ad altri noti imprenditori abruzzesi. In questo pastrocchio, il sindaco, Mario Pupillo, ha dato l’aut aut al gestore: entro sabato dovranno essere riprese le attività, altrimenti scatteranno sanzioni per violazioni degli obblighi contrattuali. Obblighi che riguardano il trattamento del personale e la chiusura non motivata delle strutture.
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