Terminal bus di Lanciano, incompiuta senza tempo

Non risparmia critiche all’operato dell’amministrazione Paolini, il consigliere di opposizione e segretario provinciale del Pd Leo Marongiu che punta l’accento sulla situazione di degrado in cui versa la zona del terminal bus di Lanciano (Ch).

Questione che la minoranza aveva già affrontato molti mesi fa, a quanto pare senza alcuna risposta concreta. Le carenze che affliggono quella zona si ripropongono con maggior evidenza soprattutto in queste settimane caratterizzate da un notevole flusso di turisti e di pellegrini in visita al Miracolo Eucaristico. “Toni trionfalistici per annunciare la fine dei lavori alla scalinata che porta al Terminal di piazza Memmo, mentre c’è ancora un’autostazione chiusa, senza servizi – sottolinea Marongiu – e turisti e pellegrini pur volendo non possono nemmeno sostare qualche ora in più, perché non c’è niente. Sono costretti anche a ripartire al buio visto che dopo la segnalazione di fine novembre, come consiglieri di opposizione, nulla è cambiato rispetto alla illuminazione carente della piazza”.

In effetti la minoranza sollecita da quasi un anno la Giunta affinché prenda seriamente in considerazione la gestione del terminal. “Potrebbe affidare il servizio all’Anxam – suggerisce il consigliere - come possibile soluzione per permettere una veloce apertura della struttura che può portare anche introiti aggiuntivi così come la tassa di soggiorno, confermata e sostenuta dal vice sindaco Danilo Ranieri, nonostante negli anni scorsi fosse strumentalmente denunciata dall’opposizione di centrodestra”.

L’affondo finale di Marongiu va dritto a un altro spinoso argomento, oggetto di polemiche nei mesi scorsi, l’incarico a Bruno Di Ciano di direttore del Polo Fieristico, nomina fortemente sostenuta dal primo cittadino che non ha mai fatto mistero sulla volontà di rivedere Di Ciano in Fiera.

“L’amministrazione Paolini è lenta per le opere di interesse strategico mentre è invasiva e veloce per le risposte di tipo clientelare – dice Marongiu - . Non possono passare inosservate l’ingerenza e l’interferenza del sindaco sulla gestione dell’Ente fiera per ottenere, di nuovo, il rientro di Bruno Di Ciano con la votazione non unanime del Cda e il voto negativo di Alberto Paone a testimoniare più di una perplessità sull’operazione e su un andazzo inaccettabile, come anche le parate di partito per presentare gli eventi e le rassegne istituzionali”. 19 apr. 2024

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Foto ANDREA FRANCO COLACIOPPO

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