Lanciano. Maggioranza ai ferri corti: chiesta a ripetizione la testa del vice sindaco Ranieri

E’ una strana atmosfera quella che si respira a Lanciano (Ch) a Palazzo di città, dove tutto sembra scorrere senza intoppi, come se niente avesse turbato la tranquillità di una maggioranza che due anni fa appariva granitica, difficile da scalfire. Così invece non è.

Gli ultimi fatti confermano che il clima è rovente e i gruppi di maggioranza, tra loro, sono ai ferri corti. "Una situazione sicuramente delicata", per il sindaco Filippo Paolini che per ora non ha preso decisioni in merito alla posizione della Lega che ha chiesto le dimissioni dell’assessore e vice sindaco Danilo Ranieri, eletto nel partito di Salvini e che alcune settimane fa insieme ad altri tre consiglieri (Dalila Di Loreto, Michele La Scala e Giuseppe Luciani), ha costituito il gruppo misto salutando definitivamente. Un addio che non è affatto piaciuto alla Lega.

"Sono una persona notoriamente riflessiva, - rimarca Paolini - non abituato a scelte impulsive e anche questa volta, con dinamiche piuttosto complicate, preferisco valutare ogni aspetto prima di decidere", lasciando intendere che una decisione sarà sicuramente presa. Revocherà l’incarico a Ranieri? Ridurrà le sue deleghe, a cominciare da quella di vice sindaco?

“In campagna elettorale - fa presente - si stabilì che a ricoprire la carica di vice sindaco sarebbe stato il più votato tra gli eletti nel primo partito della coalizione e quindi toccò alla Lega. Ora c’è uno scenario nuovo che ha provocato inevitabilmente delle reazioni. Tengo a precisare – sottolinea il primo cittadino – che il mio prioritario interesse è che si continui a lavorare come stiamo facendo con notevoli risultati e che questa situazione non infici l’impegno di tutta la maggioranza al di là delle singole posizioni e di eventuali cambiamenti". 

Non parla di rimpasto di Giunta, ma di certo non potrà far cadere completamente nel vuoto la richiesta di Cinzia Amoroso, assessore alle Politiche sociali nonché coordinatrice del partito di Salvini e che martedì scorso, senza tanti giri di parole, ha chiesto la testa di Ranieri. Altri l'avevano già preceduta.

Ma alla vigilia della campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale, non è semplice prendere decisioni, specie se drastiche e definitive: basti pensare al comportamento del presidente Marsilio che ha respinto le dimissioni dell’assessore Nico Campitelli proprio per evitare problemi seri all’interno della sua maggioranza con prevedibili ripercussioni nei prossimi mesi. Considerazioni queste che appartengono anche a Paolini intenzionato a smorzare le polemiche, di fuoco, e a cercare di contenere malumori e tensioni. Ci riuscirà? L’impresa è ardua anche per le sue capacità di mediazione.

E’ importante però fare chiarezza, a cominciare dalla posizione dei consiglieri ex Lega e ora Gruppo Misto. Con l’ingresso ufficiale a Fratelli d’Italia dell’assessore Campitelli a cui fanno riferimento, cosa pensano di fare? Provare a seguire la stessa strada, sempre che il partito della Meloni - che negli ultimi giorni sta facendo il pieno di transfughi, soprattutto dalla Lega -, sia d’accordo, oppure lasciare tutto così come è? Almeno per ora?

Equilibri in bilico, piuttosto instabili nella maggioranza consiliare di centrodestra e il sindaco dovrà impegnarsi non poco per evitare che qualche altro scossone faccia precipitare la situazione. Intanto nessuna dichiarazione da parte degli ex leghisti. 

Nessun commento neppure dal vice sindaco Danilo Ranieri che ha scelto per ora il silenzio. Che in politica però non sempre giova: si presta a troppe interpretazioni e lascia spazio ad altrettante valutazioni e ipotesi. Vedremo se questo riserbo sarà sciolto nei prossimi giorni. 10 nov. 2023

PINA DE FELICE

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