Elezioni europee. Mussolini, pronipote del duce: 'L'Anpi vuole vietarmi comizio in teatro ad Atessa'

"Dopo i numerosi episodi di miei manifesti strappati, dalla Puglia all'Abruzzo, ecco l'Anpi (Associazione nazionale partigiani) che vorrebbe vietarmi il teatro di Atessa (Ch), dove il 16 maggio sarò con la classe dirigente locale di Fratelli d'Italia e insieme ai due candidati abruzzesi Mario Quaglieri e Margherita D'Urbano".  Lo afferma in una nota Caio Mussolini, pronipote del duce e cugino di Alessandra, candidato di Fratelli d'Italia alle Europee nella Circoscrizione Sud. "Premesso che c'erano poche migliaia di partigiani prima del 25 aprile 1945, - attacca - figuriamoci oggi. La verità è che questa associazione, ormai fuori dalla storia, che campa di contributi pubblici, è la continuazione della centenaria tradizione di violenza politica della sinistra. Cento anni fa contro i fanti e i soldati che tornavano vittoriosi dalla Grande Guerra, oggi contro chi non la pensa come loro e non si vuole piegare alla dittatura del pensiero unico politicamente corretto. Ieri come oggi, le sinistre odiano chi ama l'Italia".

E sulla questione interviene anche Antonio Tavani, portavoce provinciale di Chieti di Fratelli d'Italia.  "Non scenderemo nella sterile polemica in cui vorrebbero trascinarci basandosi unicamente sul cognome del candidato Mussolini, - afferma -, perché come ribadito più volte da lui stesso e dal partito, Caio Giulio Cesare Mussolini è un professionista con sua storia, che consta di due lauree, di una carriera militare e di una carriera professionale in aziende di tutto rispetto, un curriculum vitae, il suo, che lo difende già benissimo. Quello che ci lascia veramente perplessi è la voluta ignoranza, perché con le attuali tecnologie basterebbe veramente un clic per informarsi ed evitare di dire sciocchezze".

"L'Anpi - sottolinea - dovrebbe sapere che nel giorno 19 aprile è stata attuata una delibera, più precisamente la numero 59/2019, che come si legge nell'oggetto tratta proprio l'"Indicazione degli spazi per la propaganda diretta e individuazione ed uso dei locali per la propaganda elettorale". Se poi - prosegue Tavani - si ha la voglia di leggere, si potrà tranquillamente apprendere che tra i locali individuati per svolgere queste attività di propaganda politica c'è anche il teatro comunale che come si legge nella delibera stessa viene concesso su queste basi: "I Comuni sulla base di proprie norme regolamentari e senza oneri a proprio carico, sono tenuti a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti nelle competizioni elettorali, in misura eguale fra loro, i locali di proprietà comunale, già predisposti per conferenze e dibattiti". Fratelli d'Italia è un partito rappresentato nelle massime istituzioni parlamentari italiane da 7 anni, e presto lo sarà pure in Europa. Oltre che in città, comuni ed enti. Quindi vista la nostra correttezza nel rispettare le regole prestando legittima domanda di concessione, e pari correttezza dell'amministrazione di Atessa nel concedere il teatro rispettando anch'essa il regolamento, ci chiediamo, quale sia il problema dell'Anpi questa volta. Aumentare un clima di odio non è giusto nei confronti dei cittadini. Né nei confronti di Atessa. Questi attacchi alimentano polemiche sterili e senza senso, invitiamo pertanto l'Anpi e i suoi rappresentanti a chiedere scusa, nonché ad informarsi meglio prima di diffondere notizie distorte al solo scopo di alimentare dissidi e fare polemiche sterili".

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