"La battaglia contro la riapertura della ex Ciaf, ha smosso gli animi ed ha sicuramente fatto riflettere la popolazione sangrina sul futuro dell'area industriale. Certo non si può rinunciare all'indotto industriale ma sicuramente si può limitarne i danni e dirigere l’imprenditoria verso attività più ecosostenibili,lo si può e lo si deve fare. Del resto è chiaro che non viviamo in un ambiente salubre. E' per questi motivi che nella manifestazione dello scorso 19 maggio la gente a gran voce ha espresso un chiaro e netto NO alla acquisizione da parte di EcoEridania del sito ex Ciaf, acronimo che giù in valle fa drizzare il pelo e accapponare la pelle.
Un "no" lungo chilometri che si è esteso anche all'altro impianto quello dei sanitari e pericolosi proposto dalla Di Nizio di Campobasso. Sulla EcoEridania l'azienda ha fatto sapere di aver rinunciato all'idea dell'acquisizione, e noi insieme alla gente, alle associazioni alle forze politiche possiamo solo gioire e festeggiare... il pericolo è scampato! Ma si sa, ogni bella storia lascia polemiche e strascichi, soprattutto sui social, soprattutto in un contesto dove sembra che la campagna elettorale non sia mai finita".
E' quanto afferma, in una nota, l'associazione ambientalista "Noi messi da parte", di Sant'Eusanio del Sangro, una di quelle impegnate in questi mesi nella battaglia contro la riattivazione dell'ex Ciaf ad Atessa, impianto per il trattamento di rifiuti chimici. "E' il caso - scrive l'associazione, presieduta da Marco Severeo - di un cittadino, sul noto social Facebook, sicuramente libero di esprimere la sua opinione, che definisce "coglioni quelli che vogliono far arruginire tutto il ferro della Ciaf" offendendo i tanti cittadini, gli ambientalisti e le associazioni scese in campo contro il progetto. Fin qui nulla di nuovo, siamo ormai abituati a prenderci offese gratuite da parte di cittadini insensibili e poco informati, ma continuiamo a lavorare e a rimetterci, con passione per noi e i nostri figli, spendendo energie, tempo e denaro. Non fosse però che a rispondere sul post e a condividere la cattiva definizione con "un concordo pienamente" è un certo Enzo Pellegrini, di LiberAtessa, non un cittadino qualunque, ma bensì l’ex vicesindaco di Atessa ed oggi consigliere di minoranza, tutto ciò si consuma nel torrido pomeriggio di sabato. Poco meno di un mese fa in quel di Atessa, il consigliere, gridava allo scandalo per un “evviva” girato sui social, poiché scorretto nei confronti del parroco che veniva trasferito e dei tanti fedeli, oggi lo stesso consigliere con fare spocchioso dimostra di non aver a cuore il suo territorio e offende i tanti scesi in strada il 19 maggio.
E si sa chi di spada ferisce…
Ci duole leggere ciò, ci duole essere presi in giro da chi si propone di amministrare il territorio. Preferivamo la pacca sulla spalla e un complimenti di circostanza piuttosto che la denigrazione e l’offesa gratuita! Come associazione Noimessidaparte da subito ci siamo spesi contro la Di Nizio e contro la Ecoeridania, senza mai pretendere un grazie da nessuno, figurarsi, lo faccio per le mie figlie, con la speranza semmai di lasciare loro un mondo non migliore.
Ci tengo a ricordare al borioso cittadino, ma soprattutto al maldestro consigliere, che l’argomento ambiente e ecosostenibilità è al centro della discussione mondiale, che l’Italia detiene la triste maglia nera europea con 90 mila morti l’anno da smog, che le associazioni ambientaliste in Abruzzo sono tante e svolgono un ruolo fondamentale in una regione zeppa di parchi, riserve e siti di interesse comunitario, fronteggiando imprenditori e ecomafie determinati a far denari a danno del territorio e della salute pubblica. Inoltre - viene aggiunto - le associazioni ambientaliste abruzzesi insieme contano decine di migliaia di aderenti e attivisti come il Wwf, Legambiente, Ambiente è/e Vita, Nuovo Senso Civico, Forum H2o oltre a decine di associazioni minori e a caratura locale come Noimessidaparte. Così facendo, il consigliere Pellegrini ha offeso migliaia di cittadini e attivisti attenti alla salute e all'ambiente, per di più dopo una grande vittoria. Eppure il signor Pellegrini dimentica che tra noi "coglioni" a sfilare contro Ciaf, contro l'inceneritore a Brecciaio c'era anche l'ex sindaco Nicola Cicchitti, assieme al quale ha governato tanti anni. Infine mi sento di dare un consiglio diretto all’ex vicesindaco Pellegrini: chieda umilmente scusa alle associazioni, ai suoi elettori e a tutti i suoi concittadini!
Voglio pensare che sia stato un colpo di calore a farle pensare ciò e a definire in malo modo migliaia di persone, del resto si sa, complice l’inquinamento e i cambiamenti climatici le temperature estive diventano sempre più alte!"
23 luglio 2018
Nella foto l'impianto Ciaf ad Atessa
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