Al Parco delle Dune di Ortona (Ch), una delle aree protette più importanti d’Abruzzo per la nidificazione del fratino e per la flora, ignoti hanno eseguito uno sbancamento, eliminando la vegetazione e impiantando un vero e proprio “salottino” piuttosto sui generis con tanto di tettoia, panchina, tavolino e cartello con la scritta “area videosorvegliata”.
I volontari della Stazione Ornitologica Abruzzese, impegnati nel monitoraggio del fratino, dopo un sopralluogo hanno inviato un esposto a Capitaneria di porto, carabinieri forestali, Finanza, Comune, Soprintendenza e Regione per chiedere la verifica di quanto accaduto, soprattutto sul fronte delle autorizzazioni necessarie per operare in un’area strettamente vincolata dal punto di vista paesaggistico.
Oltre a individuare gli autori dello scempio, l’associazione ambientalista ha chiesto anche di accertare l’effettiva disponibilità dell’area da parte di chi ha distrutto il posto, considerato che, almeno consultando il Piano del Demanio marittimo comunale, l’area è destinata a spiaggia libera.
"Un conto – spiega Augusto De Sanctis, consigliere Soa – sono i piccoli ripari di fortuna temporanei con materiale spiaggiato posati sulla sabbia senza schiacciare le piante, ben altro è invece la realizzazione di sbancamenti e scavi con conseguente eliminazione della rarissima vegetazione protetta". L’area in questione, per il suo alto valore naturalistico, è stata proposta per essere riconosciuta quale Sito di interesse comunitario attraverso il progetto "Life Calliope" realizzato con fondi europei. Nella denuncia è stato chiesto anche l’immediato ripristino dello stato dei luoghi.
VITO SBROCCHI
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