Una marea di liquami nel fiume. A seguito di numerosi accertamenti, i carabinieri forestali di Villa Santa Maria (Ch), nell'ambito dell'attività di controllo riguardo a scarichi idrici, pubblici e privati, nel suolo e nel sottosuolo, hanno accertato l'esistenza di quaranta scarichi attivi irregolari.
I controlli hanno interessato numerosi comuni del territorio e hanno portato alla contestazione di verbali amministrativi a carico della Sasi, società del servizio idrico integrato, per la mancanza di idoneo impianto di depurazione o per la derivazione di scarichi da fosse imhoff non censite.
L’ausilio dei tecnici dell’Arta Abruzzo è stato rilevante per attestare che, in alcuni casi, gli scarichi - dicono i militari - "avvenivano con superamento di alcuni limiti tabellari relativi al parametro escherichia coli, probabilmente attribuibili al malfunzionamento del misuratore di portata delle acque di uscita con conseguente riduzione di dosaggio di acido peracetico".
Nei fatti, tutti gli scarichi individuati, che che confluiscono nel letto del Sangro e vari fossati limitrofi, sono risultati irregolari. I verbali di accertamento sono stati trasmessi alla Regione Abruzzo - Dipartimento Territorio e ambiente – Servizio demanio idrico e fluviale, per la determinazione della sanzione da irrogare: si va da un minimo di 240.000 euro a un massimo di 2 milioni 400mila euro.
"Solo un costante ed incisivo presidio del territorio, - afferma la Forestale - specie nelle aree più interne e marginalizzate, consente di portare alla luce criticità ambientali cronicizzate nel tempo, contribuendo a ripristinare e regolarizzare sistemi di pubblica utilità, essenziali per il benessere collettivo". 19 gen. '22
@RIPRODUZIONE VIETATA