Pini marittimi, anche maestosi, tagliati e fatti a pezzi.
E' la sorte toccata agli alberi situati, a San Vito Chietino, sotto un tratto del viadotto della ex ferrovia Sangritana, sulla strada che dal centro del paese scende verso il mare. "C'era un boschetto di splendidi e maestosi pini - denunciano alcuni cittadini - e all'improvviso sono stati abbattuti. L'ennesimo scempio consumato in silenzio...".
"Essere incapaci di capire la bellezza, il portamento, l'ombra, la vita di piante anche centenarie fa solo danno all'ambiente e a tutta l'umanità... Un atto scellerato - tuona Massimo M. -. Poi, tra qualche anno, si dirà che la zona è a rischio idrogeologico e verrà riempito di cemento. Perché così funziona...". "Hanno raso tutto al suolo. Non c'e rimasto niente..." - lamenta Gaetano A. -. Ma come è possibile?" "San Vito - commenta Franco Mastrangelo, ambientalista di Lanciano - scrive una pagina nera della sua storia con il taglio incontrastato degli imponenti pini storici lungo la discesa alla Marina".
"Gli interventi sono stati effettuati da altri enti ... Il Comune non c'entra niente...", spiega il sindaco di San Vito, Emiliano Bozzelli. C'è chi parla di... "potature stagionali", ma in realtà gli alberi sono stati buttati giù a colpi di motosega, come testimoniano le foto... I terreni sono di proprietà di Sangritana, e quindi dell'azienda di trasporto Tua, mentre la via è gestita dalla Provincia di Chieti. "Alcune piante - dice il primo cittadino - erano state indicate come malate dalla Forestale".
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