"Non ho tenuto nulla nascosto in cassetti o armadi". Così Massimo Ranieri, presidente EcoLan, società partecipata di circa 70 Comuni dell’area frentana e della Val di Sangro che gestisce lo smaltimento dei rifiuti.
Oggetto del contendere l’ampliamento dell’attuale discarica di Cerratina, che sembra abbia vita ancora per pochi anni. Nell’ultimo Consiglio comunale, del 12 giugno, si son viste volare, all’interno della maggioranza a guida del sindaco Mario Pupillo, parole grosse, con atti di EcoLan posati sul tavolo da parte della minoranza per creare scompiglio nella stessa maggioranza. Col risultato che quest'ultima si è spaccata e che l'opposizione ha chiesto la testa di Pupillo.
In realtà Ranieri, ora, spiega, in una nota, punto per punto che quelle carte solo apparentemente "clamorose". "Il disciplinare per l’esercizio dei poteri espropriativi, approvato come prima bozza da parte del Comitato unitario per il controllo analogo in data 29/07/2019 e successivamente riapprovato, con modifiche ed integrazioni, dal Comitato unitario e dall’assemblea dei soci in data 2/10/2019, quindi più volte portato all’attenzione della proprietà, non ha prodotto e non produrrà effetti (nessun esproprio è stato avviato) fino a che gli organi societari (il Comitato unitario per il controllo analogo e l’assemblea dei sindaci soci) non approveranno gli atti di programmazione e pianificazione contenenti la previsione dell’ampliamento e il relativo progetto di fattibilità".
Ranieri rintuzza ogni critica: "La conferma che tale disciplinare attualmente non produce effetti espropriativi, è scandita a chiare lettere e verificabile nel punto K del documento più volte citato e contestato che, testualmente, recita: 'EcoLan Spa provvederà, prima dell’avvio della procedura espropriativa, a inserire nei propri atti di programmazione/pianificazione l’intervento, facendo approvare in sede di assemblea il relativo Progetto di fattibilità'. Nella foga di denunciare l'esistenza di carte che testimoniano atti già compiuti qualcuno deve, probabilmente, aver letto di fretta saltando passaggi, come recita il presidente di Eco.Lan, fondamentali. Era sì necessario un disciplinare di esproprio ma "al solo scopo di indicare al concessionario l’area sulla quale progettare l’eventuale ampliamento della ‘vasca’ principale di 800.00 metri cubi e, quindi, di presentare successivamente un progetto di fattibilità", così ancora Ranieri.
Tanto rumore per nulla verrebbe da dire se non che sulla questione "ampliamento Cerratina" l’amministrazione Pupillo nello stesso Consiglio, come già detto, è stata battuta, ai voti, da una mozione di alcuni gruppi di maggioranza (“Progetto Lanciano” e “Insieme a Sinistra”) votata anche dalla minoranza. Strascichi e polemiche politiche che ancora persistono tanto che lo stesso primo cittadino, in un comunicato, ha dovuto ribadire che non è in dubbio la serietà della propria amministrazione: "La mozione approvata dal Consiglio, presentata da una parte della mia maggioranza a rivendicare gli atti prodotti dalla nostra amministrazione in questi 9 anni e che ha trovato il voto della minoranza che invece si è vista bocciare la propria di mozione, è di tipo politico - afferma- con una valutazione diversa all'interno della stessa maggioranza che per mesi si è confrontata senza raggiungere una sintesi". Inoltre sempre secondo il sindaco "la documentazione prodotta in questi mesi da Eco.Lan non era in possesso di alcun partito o movimento, incluso "Progetto Lanciano", per il semplice fatto che si tratta di atti endo-procedimentali non vincolanti: altro non sono che la traduzione di un'intenzione avanzata che lo stesso presidente della Eco.Lan ha spiegato incontrando direttamente, fin dal mese di novembre, sia le forze di maggioranza in plenaria, sia le forze di opposizione". Pupillo però chiama in causa anche la Regione sul problema discarica: "Attendiamo che la Regione, titolare e competente in materia di allocazione dei rifiuti, dica chiaramente cosa intende fare, quali siano le scelte che come autorità competente in materia: noi chiediamo, anzi pretendiamo, che queste scelte siano condivise con noi e quindi i cittadini".
E la risposta della Regione, per mezzo dell’assessore Nicola Campitelli, della Lega, è prontamente arrivata. "Sull’ampliamento della discarica di Cerratina - dichiara Campitelli - il sindaco di Lanciano deve dimostrare onestà intellettuale. E' perfettamente consapevole, difatti, che è innanzitutto proprio lui, prima degli altri, a dover esprimersi sull’ampliamento della discarica per tre motivi, dovuti all’assommarsi di ben tre ruoli ricoperti contemporaneamente: presidente dell’assemblea dei sindaci dell’EcoLan Spa quale ente proponente del progetto di ampliamento della discarica di Cerratina; perché sindaco di Lanciano e, dunque, responsabile della pianificazione territoriale ed ambientale nonché del Prg comunale; ed in virtù di presidente della Provincia di Chieti, chiamato a dover valutare la conformità dell’ampliamento della discarica al Piano territoriale provinciale". Così "l’iter procedimentale, dunque, non è di competenza e non deve essere attivato dalla Regione Abruzzo bensì, esclusivamente, dall’Assemblea dei sindaci della Eco.Lan quale proponente del progetto di ampliamento e di cui proprio il sindaco Pupillo ne è il presidente, mediante l’approvazione del progetto di ampliamento, così come peraltro precisato dal presidente Eco.Lan, Massimo Ranieri, nell’ultima assemblea dello scorso 18 giugno". E' solo l’inizio di una querelle politica. Perché sull’ampliamento della discarica di Cerratina ci sarà da fare una campagna elettorale (e magari si vedrà chi bleffa o mente agli elettori o vota per opportunità politica in un certo modo in Consiglio comunale): perché nel 2021 a Lanciano si torna al voto.
Alessandro Di Matteo
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