Ambiente. Tar Abruzzo annulla autorizzazione discarica Furci

Il Tar di L'Aquila, con sentenza numero 307/2021, ha annullato l'Autorizzazione integrata ambientale del 5 marzo 2020 che la Regione Abruzzo aveva concesso alla società Vallecena Srl per la costruzione nel territorio del comune di Furci (Ch) di una discarica per rifiuti non pericolosi da 150.000 metri cubi.

Il ricorso era stato depositato dal Comune di Furci attraverso l'avvocato Herbert Simone. Una proposta, quella di realizzare una discarica nelle campagne, partita oltre 15 anni fa e che da sempre ha visto l'opposizione compatta dei cittadini e delle amministrazioni che si sono succedute alla guida del paese. "La nostra comunità - dice Angelo Marchione, sindaco di Furci - consegue una vittoria cruciale contro un progetto assolutamente incompatibile con il nostro paesaggio, le produzioni agricole di qualità e con il torrente Cena, già sottoposto a troppe pressioni. Ha vinto la nostra tenacia. Dall'inizio era evidente che non vi fossero i presupposti tecnici e procedurali per dare l'ok al progetto che invece è arrivato dopo una conferenza dei servizi durante la quale tanti sindaci del territorio avevano espresso nettamente il proprio dissenso. Appelli e motivazioni rimasti inascoltati". 

"Ringrazio - aggiunge - i 28 sindaci e le amministrazioni dei Comuni del comprensorio che, insieme al Consiglio comunale di Furci, in questi anni hanno partecipato alla mobilitazione. Ringrazio tutti i cittadini che dal 2005 ci hanno creduto e hanno contribuito alla causa anche solo apponendo una firma e, in special modo, gli attivisti del Comitato per la Difesa del comprensorio vastese, gli agricoltori e allevatori che hanno manifestato il loro dissenso in modo forte e appassionato. E ringrazio tutti i tecnici che si sono adoperati per questa battaglia". 

"Ai giudici del Tar, tra i tanti motivi che erano stati sollevati, - spiega l'avvocato  Simone - è bastato esaminare il primo per bocciare l'operato della Regione: il nuovo progetto andava sottoposto alla Valutazione d'Impatto Ambientale diretta e non alla più semplice verifica di assoggettabilità a Via che era possibile per legge solo per interventi già realizzati o in corso di realizzazione e, quindi, già autorizzati. L'iter del precedente progetto era da ritenersi decaduto in quanto erano trascorsi troppi anni dal primo ok ricevuto nel 2012 peraltro su un progetto diverso. Invece il Comitato Via ha dato improvvidamente l'assenso ad una variante di quel progetto mai autorizzato né tantomeno realizzato, neanche in parte. Ora, con la bocciatura sia dell'Aia che della procedura di Via, un'eventuale riproposizione dell'intervento dovrà ripartire dall'inizio, cioè appunto dalla Via."

"In questi anni - afferma Dichiara Augusto De Sanctis, del Forum H2O Abruzzo - abbiamo dato tutto il nostro sostegno al Comune, con un sindaco che ha creduto fino in fondo in una lotta che ha coinvolto tanti cittadini impegnati a difendere la propria terra. Un bell'esempio di collaborazione tra movimenti e istituzioni locali. Sono stati anni duri, con osservazioni tecniche, partecipazione agli incontri in regione, sit-in e manifestazioni ma alla fine la mobilitazione ha pagato. Ovviamente il nostro auspicio è che non vi sia un ricorso al Consiglio di Stato: sarebbe un vero e proprio accanimento per un progetto ideato nel 2005-2008! Un'altra epoca, quella delle discariche, da cui dobbiamo uscire".  07 giu. 2021

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