Caccia. In Abruzzo paghi 50 euro e puoi uccidere un cucciolo di cervo

Se c’è un trauma causato dalla visione di una scena di un cartone animato che ha accompagnato generazioni di bambini ora divenuti adulti, è quello provocato dalla visione della morte della mamma di Bambi. Personaggi di rilievo come lo stesso regista Quentin Tarantino hanno ammesso di aver subito un trauma alla visione del piccolo cerbiatto che corre nella neve chiamando disperatamente sua madre uccisa dai colpi di un cacciatore. Ma non disperate, in Abruzzo infatti dal 14 ottobre non sarà più possibile uccidere la madre di Bambi… gratis.

Sarà infatti possibile uccidere tramite il versamento pecuniario di un “premio per l’assegnazione del prelievo dei capi” anche lo stesso Bambi, il padre di Bambi, gli zii di Bambi, i nonni di Bambi e tutti i familiari di Bambi. Il piano tariffario del versamento che ogni cacciatore dovrà effettuare per la preventiva uccisione di ogni cervo, infatti, è disponibile sul sito della Regione Abruzzo con il nome di Disciplinare aggiuntiva alla delibera di Giunta regionale 509 - 8 agosto 2024, articolo 9 sotto la voce “Premio per l’assegnazione del prelievo dei capi”.
Di seguito viene riportata una rielaborazione esemplificativa dell’articolo interessato nella Disciplinare aggiuntiva alla Delibera regionale.

Art. 9 Premio per l’assegnazione del prelievo di capi

1. Per ogni capo da prelevare il cacciatore risultato assegnatario deve versare all’Atc preposte alla gestione della caccia programmata della fauna stanziale negli ambiti di rispettiva competenza un premio secondo il seguente prezziario minimo, definito sulla base delle classi dei Cervi e della residenza del cacciatore assegnatario:

Piccoli Maschi e Femmine (minori di 12 mesi) 50 euro se cacciatori residenti in regione, 200 se non residenti;
Femmine giovani (tra i 12 e i 24 mesi) 100 euro se cacciatori residenti in regione, 250 se non residenti;
Femmine adulte (superiori a 24 mesi) 100 euro se cacciatori residenti in regione, 250 se non residenti;
Maschi giovani (tra i 12 e i 24 mesi) 150 euro se cacciatori residenti in regione, 350 se non residenti;
Maschi subadulti (tra i 2 e i 4 anni) 200 euro se cacciatori residenti in regione, 450 se non residenti;
Maschi adulti (superiori a 5 anni) 250 euro se cacciatori residenti in regione, 600 se non residenti.

2. Il cacciatore dovrà versare entro 10 giorni dall’assegnazione un acconto pari al 30 % del premio stabilito per il capo attribuito. Il saldo dovrà essere versato entro 10 giorni dal prelievo del capo. In caso di mancato abbattimento del capo assegnato non è restituito l’acconto versato.
3. In caso di mancato versamento dell’acconto dovuto nei termini fissati al comma che precede il cervo è attribuito ad altro selecacciatore, nel rispetto della graduatoria definita all’art. 9.
4. In caso di mancato pagamento del saldo dovuto nei termini fissati al comma 2 il cacciatore è escluso dalla caccia di Selezione a tutti gli ungulati in tutti gli ATC regionali fino a quando non provvede ad estinguere il debito.

Dopo aver analizzato l’articolo della Disciplinare aggiuntiva e il piano tariffario in essa contenuto, viene spontaneo chiedersi dunque cosa sia effettivamente un Atc. Ebbene gli “Ambiti Territoriali di Caccia” sono strutture tecnico-amministrative autonome, preposte alla gestione della caccia programmata della fauna stanziale negli ambiti di rispettiva competenza. Fondamentalmente i cacciatori dovranno quindi versare dei soldi per l’abbattimento dei cervi che verranno usati per finanziare l’organizzazione dell’abbattimento programmatico stesso dei cervi. Un modo come un altro per autofinanziare le attività di caccia.

Si è tanto parlato, tra le motivazioni che avrebbero spinto all’abbattimento selettivo dei cervi, dei danni causati da questi animali all’agricoltura regionale. Danni comunque iniqui se paragonati a quelli causati in una sola estate dall’assenza di acqua in molti Comuni abruzzesi. Un altro dei fattori che avrebbero costretto la Giunta regionale a prendere questa fatidica decisione è l’incredibile numero dei danni causati da questi animali negli incidenti stradali. Ebbene riportiamo di seguito i dati ISPRA utilizzati dalla Regione Abruzzo nella Delibera regionale 509, anche questi consultabili sul sito della Regione Abruzzo. I dati parlano di 806 incidenti stradali causati dalla famiglia del regno animale dei “Cervidi” (non solo cervi nobili contro i quali si sarebbe aperta la caccia ma caprioli compresi quindi) dal 2019 al 2023 in Abruzzo.

Sempre sul sito della Regione Abruzzo è possibile trovare un altro dato, quello sugli incidenti stradali avvenuti su suolo regionale alla voce “investimenti di pedoni”. Ebbene solo nell’anno 2021 sono ben 279 gli incidenti stradali che hanno coinvolto dei pedoni e che spesso hanno causato la morte del pedone stesso, dell’automobilista coinvolto nell’incidente o di entrambi e/o terzi. Fino ad oggi la Giunta regionale non ha ancora emanato nessuna Delibera regionale sull’abbattimento selettivo dei pedoni o degli automobilisti sulle strade. 28 ago. 2024

MARIANO PELLICCIARO

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