"Chiedo al ministero dell'Ambiente di convocare un tavolo con tutte le istituzioni interessate per rivalutare la sua decisione, per fare un ravvedimento operoso. I documenti emersi, dimostrano che si tratta di decisione sbagliata non solo politicamente, ma anche tecnicamente".

Così il presidente Marco Marsilio riguardo alle megadiscariche di veleni di Bussi sul Tirino (Pe) dopo l'annuncio del ministero di cancellare l'appalto,, effettuato negli anni passati per la bonifica dei depositi cosiddetti 2A e 2B, situati a monte del polo chimico e infarcite di sostanze chimiche e cancerogene.

Questa decisione - dice Marsilio insieme al sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta, "espone al rischio di contenzioso soccombente il ministero, e soprattutto rischia di ritardare di anni e il processo di bonifica". Che deve essere effettuata da Edison, individuata come responsabile dell'inquinamento, azienda che è stata invitata dal ministero a presentare un nuovo progetto di bonifica dei luoghi, circa venti ettari, e che ha già annunciato che farà una nuova "caratterizzazione del sito, ossia opere che non servono, perché sono state già fatte in passato e che da sole comportano anni di pratiche, di conferenze di servizi, di valutazione di impatto ambientale, di procedure di cui appunto i cittadini di Bussi mi hanno le tasche piene". 

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