"Dopo decenni di promesse e rinvii si era finalmente riusciti ad avviare i lavori per il completamento della statale 652, che collega la nostra zona industriale, la più importante del centro Italia, con l’autostrada A1 e il Tirreno. Non è ammissibile che adesso, sopraggiunti problemi, derivanti da difficoltà incontrate dal cantiere e dal costo dell’energia e delle materie prime, portino a bloccare gli interventi, con una possibile rescissione del contratto stipulato, nel 2018, dalla Giunta regionale d'Abruzzo con la ditta appaltatrice".
A lanciare l'allarme è il sindaco di Atessa (Ch), Giulio Borrelli, che ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e all'amministratore delegato Anas, Aldo Isi.
Rischia di impantanarsi, e di rimanere ferma, quindi, la realizzazione dell'ultimo tratto della Fondovalle Sangro.
Il completamento dell'arteria, tra la stazione di Gamberale-Sant'Angelo del Pesco e la fine della variante di Quadri, stazione di Civitaluparella, è stato avviato nel luglio 2018. Il tratto in via di realizzazione, è di complessivi di 5 chilometri 739 metri per un importo di progetto esecutivo a base d’appalto di 214.885.422,32 euro. "Un'opera strategica per l'Abruzzo e per l'intera Italia - ha detto, nell'aprile 2021, durante una visita, il viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Alessandro Morelli -. Avrà un impatto importante - ha proseguito - sull'economia del territorio. Sarà fondamentale anche a livello turistico, dato che collegherà i mari Adriatico e Tirreno". Sulla stessa scia anche il viceministro Teresa Bellanova, nel settembre dello scorso anno. A lei erano già stati fatti presente criticità e la necessità di un ulteriore finanziamento, di circa 20 milioni.
L'agognato intervento, contestato dagli ambientalisti e atteso da tempo immemore, potrebbe ora diventare una chimera, dato che il gruppo temporaneo di imprese nato per realizzare il tracciato, capeggiato dalla De Sanctis Costruzioni e che si è aggiudicato la gara con un ribasso di circa 50 milioni, lamenta, con Anas, "sopravvenuti fattori di anomalo andamento, interferenze e maggiore onerosità". Sono cresciuti, dall'avvio del cantiere, i prezzi delle materie prime - dal cemento agli inerti, all'acciaio - e le imprese hanno quantificato la maggiore spesa da sostenere in circa il 40 per cento e chiesto all'Anas di rivedere la questione economica e il contratto e aggiornarli. Altrimenti si andrà verso la paralisi (LEGGI QUI).
Sono poi spuntate inattese sorprese, come una sacca di gas metano, trovato nella costruenda galleria sul versante di Gamberale e di Quadri: esso ha già generato un fermo.
"C'è stato un incontro al ministero - afferma Maurizio Bucci, sindaco di Gamberale (Ch) - e la questione del rincaro delle materie prime sarà affrontata a livello nazionale, altrimenti c'è il pericolo di blocco di tutti i grandi cantieri nel Paese. Quindi non bisogna allarmarsi".
"Le ripercussioni di un blocco dei lavori e di un rinvio sine die dell’opera - rimarca in ogni caso Borrelli - provocherebbero ulteriori difficoltà alle aziende del nostro comprensorio, che già vivono momenti di crisi per svariate ragioni, e renderebbero, ai loro occhi, del tutto inaffidabili gli impegni e le promesse delle varie istituzioni pubbliche nel corso dei decenni passati. Chiediamo - sollecita - di fare tutto quanto è nelle vostre possibilità per scongiurare il fermo lavori e conseguenti danni che ne deriverebbero". 04 mar. 2022
Serena Giannico
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