Trabocchi. 'Con Ddl Concorrenza rischiano di finire in mani sbagliate. Inconsistente la politica abruzzese'

"Le promesse non sono state mantenute, la politica regionale ancora una volta ha dimostrato la sua inconsistenza nei palazzi romani. I trabocchi, simbolo e patrimonio di tutto l’Abruzzo, vengono abbandonati e rischiano, con l’approvazione del Ddl Concorrenza, di perdere la loro natura, il ruolo storico, sociale e turistico che li contraddistinguono e li rendono una peculiarità del nostro territorio".

Lo afferma, a proposito dell’approvazione del Ddl Concorrenza in Senato, il deputato Andrea Colletti (Alternativa), che sulla questione aveva già proposto una deroga specifica alla Direttiva Bolkestein e chiesto un incontro ai ministri competenti.

"Con l’approvazione del Ddl Concorrenza – evidenzia il parlamentare – i trabocchi potrebbero diventare, a seguito delle gare, proprietà di società o privati che nulla avrebbero a che fare con tali manufatti, con la loro storia e la loro funzione. In altre parole, si rischia di assistere alla vendita della nostra identità, di un nostro simbolo, nonché di una importante risorsa turistica. L’emendamento presentato, nel quale si prevedeva lo stralcio dei trabocchi dalle procedure di gara, è stato bocciato, visto l’accordo raggiunto tra le forze di maggioranza. Un accordo che però va a discapito" di queste antiche macchine da pesca, oggi trasformate per la maggior parte in ristoranti, bar, punti d'informazione didattica.

“I parlamentati abruzzesi e la Regione – prosegue Colletti – non sono stati in grado far comprendere al Governo come lo stralcio dei trabocchi fosse non la difesa di un privilegio, ma la possibilità concreta di realizzare quanto invece definito dalla Bolkestein, ossia la salvaguardia di alcune specificità. Tutti, in primis l’assessore Nicola Campitelli a nome della Regione Abruzzo, avevano dichiarato di volersi attivare affinché i trabocchi uscissero dal Ddl Concorrenza. Tutte le forze di maggioranza si erano dette pronte a dare battaglia. Purtroppo è sotto gli occhi di tutti il risultato di questo impegno, è sotto gli occhi di tutto quanto valga la politica abruzzese: zero".

"Per i trabocchi trova applicazione il regime derogatorio ammesso nel considerando numero 40 della Direttiva 123/2006, sussistendo motivi imperativi d’interesse generale e di necessità dettati dal regime di tutela, salvaguardia e conservazione della specificità e dell’esiguo numero di costruzioni esistenti, con il divieto di realizzarne di nuovi". Essi sono "caratterizzanti l’identità dei luoghi e dell’ingegno locale, espressione di antichi valori sociali e culturali, con finalità di conservazione del patrimonio nazionale storico e tradizionale", ricorda il deputato, che aggiunge: "Essi trovano la loro disciplina e regime amministrativo esclusivi nel Codice della navigazione e nella legislazione nazionale e regionale che li sottopone a tutela e valorizzazione, anche secondo le indicazioni fornite dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 138/2020 che ha ritenuto legittima la Legge della Regione numero 3/2019 e infondate le questioni sollevate dal Governo di allora".

"Ripresenteremo l’emendamento alla Camera – annuncia Colletti –. Nei prossimi giorni organizzeremo un convegno a Montecitorio con cui cercheremo di far capire al Governo quanto sia importante stralciare i trabocchi dal Ddl Concorrenza. Inoltre – è la conclusione – sosterremo in ogni modo l’iniziativa del Comitato per la salvaguardia dei trabocchi abruzzesi per il riconoscimento di patrimonio dell’Unesco". 06 giu. 2022

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