Rifiuti Roma. Sott'inchiesta anche Massimo Ranieri, presidente Ecolan

Sotto inchiesta per non aver raccolto rifiuti in alcune zone di Roma, immondizia che strabordava dai cassonetti per riversarsi su strade e marciapiedi . L’attuale direttore tecnico di Ama, Massimo Bagatti, e l’ex consigliere di amministrazione dell’azienda, Massimo Ranieri, di Lanciano (Ch), presidente della società Ecolan, sono stati denunciati e sono indagati dalla Procura di Roma per lo stoccaggio non autorizzato di rifiuti legato alla mancata raccolta dell’immondizia nella Capitale nel mese di giugno, che ha prodotto accumuli di sacchetti attorno ai cassonetti.

L’indagine condotta dal Noe dei carabinieri è scaturita dagli esposti dei cittadini e da associazioni di consumatori, corredati da foto, che ha portato i militari a effettuare dei controlli, in particolare nei Municipi 1, 5, 6, 13 e 15, da cui è emerso che la raccolta dell’immondizia non era completa e la spazzatura a terra non veniva tolta.
 
 
L'emergenza è rientrata fra la fine di luglio e l'inizio di agosto, anche grazie all'ordinanza della Regione che ha imposto ai vari impianti di smaltimento del Lazio l'accoglimento straordinario delle oltre 2.400 tonnellate al giorno, raccolte dai mezzi Ama a pieno regime. Il fascicolo è nelle mani del procuratore aggiunto Nunzia D'Elia.
 
Il reato potrà essere estinto dietro il pagamento di una multa, che in questo caso è complessivamente di 6.500 euro.
 "Ritengo che quella situazione sia stata determinata da fattori esterni, ben noti: sono i rischi del mestiere", spiega il direttore Bagatti. "Amareggiato", invece, si dice il suo predecessore Ranieri: "Ho fatto tutto quello che dovevo fare. Di certo non me li potevo portare a casa i rifiuti, ho documenti da vendere".

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