Festa a Pacentro per Mike Pompeo... Bandiere, Montepulciano e l'albero genealogico. Lui: 'Tornerò'
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La consegna, da parte del sindaco Guido Angelicci, di una pergamena con la ricostruzione dell'albero genealogico della famiglia: comincia così la visita a Pacentro (Aq) del segretario di Stato americano ed ex direttore della Cia, Michael Richard Pompeo, o, come tutti lo chiamano, Mike. Un corteo di auto blu taglia il piccolo centro montano, che è addobbato da bandiere italiane, a stelle e strisce e dell'Ue. 

"L'avevo promesso a mio padre e sono venuto", dice il sottosegretario, braccio destro di Clinton, rivolgendosi a una sua lontana parente, una Pompeo di 96 anni rientrata due anni fa dagli Stati Uniti. "Lui - continua -  ha sempre desiderato che vedessi questa casa". E' commosso dall'accoglienza festosa di gente che non lo ha mai visto prima, e rompe il rigido protocollo salutando, stringendo mani ai bambini della scuola elementare. Un giro nel borgo con la moglie Susan, tra il monumento ai caduti, la piazza principale e l'abitazione dei suoi antenati.

Sta in via San Francesco la casa dei bisnonni, del ramo paterno. Da qui Carlo Pompeo e Agata Adelina Tollis partirono, nel 1899, verso il Nuovo Mondo. Ad accogliere con vino, dolcetti e confetti il segretario di Stato, c'è l'attuale proprietario dell'edificio, Vincenzo De Capite Mancini, metalmeccanico in pensione, migrante di ritorno. "Gli ho spiegato - afferma - le modifiche fatte nel corso degli anni al pianterreno e in taverna. Ha accettato un goccio di vino casereccio, un Montepulciano d'Abruzzo fatto con l'uva genuina che produco io. L'ha apprezzato molto, ha esclamato... 'è buonissimo' ".

Pranzo quindi alla "Taverna de Li Caldora", in un'ala riservata del locale, di Carmine Cercone, che dona all'ospite una Natività di Pasquarelli, un artigiano del posto. "E' rimasto soddisfatto di quello che ha mangiato - dice il ristoratore - e mi ha assicurato che tornerà e di questo sono contento". Menu composto da sagnette ricce, ricotta di capra e guanciale e pappardelle ai funghi porcini. E poi marchigiana alla brace e arrosticini di pecora e verdure miste; per dessert pizza dolce, cantucci e crostata di ricotta. Il tutto accompagnato da vino Cerasuolo e Montepulciano. Per finire ratafià e cantucci. Il sottosegretario paga per lui e la moglie, con carta di credito. Il conto? "54 euro e 20 di mancia".  

Dopo pranzo una breve visita, sotto la pioggia, in municipio e in qualche negozietto del posto, in cerca di souvenir. Poi via verso Sulmona, per un'ora di shopping tra confetti, presentose e tomboli, gioielli lavorati dall'orafo Rino Marcantonio ad imitazione del tradizionale merletto di Pescocostanzo per una spesa di circa 400 euro.

Tra gli omaggi ricevuti a Pacentro anche un libro con tutti gli atti dell'anagrafe cittadina riferita ai suoi antenati, fiori per la first lady, mentre è in cantiere la proposta di cittadinanza onoraria da parte del Consiglio comunale. "Quello che conta - dice il sindaco di Pacentro - è che abbia sentito il richiamo del cuore, di un paese così piccolo...".

"Siamo felici di condividere con lui le stesse radici ed è una gioia scoprire che Mike Pompeo senta così forte l'esigenza di scoprire l'Abruzzo", dichiara il presidente della Regione, Marco Marsilio che, racconta la conversazione avuta con il segretario di Stato americano. "Abbiamo parlato anche dell'auspicio che le collaborazioni con il Governo siano sempre più costruttive e che si eviti una guerra dei dazi. Mi ha risposto che se lo augura anche lui. Speriamo di aver fatto breccia". Scambio di regali anche tra Marsilio e i coniugi Pompeo, i quali lasciano alla cittadinanza un piatto in metallo con tanto di firma incisa: Mike Pompeo.

Serena Giannico

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